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Taccuino avversario – Lora Lamia (TuttoChievoVerona.it): “Chievo, cantiere aperto. Salernitana, con la multiproprietà la A è un tabù”

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Sabato la Salernitana sfiderà al “Bentegodi” il ChievoVerona nella partita valevole per la 2/a giornata di Serie B 2020/2021. Per tastare il polso all’ambiente clivense, chiediamo lumi al collega Paolo Lora Lamia, della testata TuttoChievoVerona.it

Ciao Paolo. Allora, che ChievoVerona vedremo sabato?
Ciao. Beh, vedremo sicuramente un Chievo più rodato, dopo i 90 minuti della sfida iniziale con il Pescara e quelli di Coppa Italia contro il Catanzaro. Dal punto di vista della formazione, non credo che Aglietti proporrà novità nell’undici titolare rispetto a quello visto a Pescara. Questo per due motivi. In primis, perché il Chievo ha fatto bene all’Adriatico. E poi perché non vi sono stati acquisti. Forse, gli unici che potrebbero trovare una maglia da titolare sono Ilianes e De Luca.

Quali sono le differenze nel complesso rispetto al ChievoVerona della scorsa stagione?
Tante. Diversi calciatori che hanno fatto bene lo scorso anno in gialloblu hanno lasciato il Chievo. A cominciare da Dickmann, uno dei migliori terzini sinistri del campionato, ritornato al Novara per fine prestito. Poi, sempre per fine prestito, hanno lasciato il Chievo Segre ed Esposito, due centrocampisti di qualità e quantità, ritornati rispettivamente al Torino e alla SPAL. E, soprattutto, se ne è andato Vignato, l’elemento di maggiore qualità del Chievo della scorsa stagione, tornato al Bologna che l’aveva acquistato a gennaio. Pur essendo classe 2000, Vignato si è dimostrato essere non solo leader tecnico ma anche carismatico del Chievo dello scorso anno.

Quale sarà l’obiettivo del Chievo in questa stagione?
Bella domanda, che ancora non può trovare una risposta certa. Questo perché il Chievo è ancora un cantiere aperto, dato che i calciatori che sono andati via sono stati sostituiti da calciatori di esperienza in B ma che non danno, almeno per il momento, le stesse certezze. Certo, la storia del Chievo imporrebbe che i gialloblu lottino per le posizioni di vertice, quantomeno per quelle playoff. Ma, ripeto, attualmente non ci si può sbilanciare in tal senso.

Che Salernitana è attesa a Verona?
Mi aspetto di vedere una squadra che abbia voglia di conquistare la sua prima vittoria in campionato su un campo comunque importante come il Bentegodi, dopo il pareggio iniziale con la Reggina. Come il Chievo, la Salernitana è reduce da un torneo con più ombre che luci, terminato addirittura fuori dai playoff. Quindi, ipotizzo che i granata vogliano darsi uno slancio in questo campionato fin da subito.

Come sono visti i granata in ottica campionato?
Penso che per la Salernitana si possa fare lo stesso discorso del Chievo. Vale a dire, è ancora troppo presto per inquadrare un obiettivo da raggiungere. Ma è un discorso equivalente per tutte le compagini del torneo cadetto. Un campionato che ha visto formazioni di qualità retrocedere dalla A, ma altrettante formazioni di qualità provenire dalla C. E a questo bisogna aggiungere squadre in cerca di riscatto come Empoli, Frosinone, lo stesso Chievo e le compagini inizialmente non accreditate ma che poi alla fine se la giocano nei piani alti, come lo è stato e può esserlo ancora il Cittadella, per esempio. Quindi, non è ancora tempo di giudizi.

A Salerno, la società è contestata per la multiproprietà. Pensi che questo fattore possa falsare in qualche modo il campionato?
Beh, secondo me bisogna fare un distinguo. Un conto è la multiproprietà tra una società di Serie A o B e una di C o D che non coltiva tante ambizioni e che può far maturare i calciatori della “squadra principale”. Mi sovvengono in mente i casi di Sampdoria e Vis Pesaro e, soprattutto, quello di Cagliari e Olbia. Un altro è quella che vede la stessa società controllare due piazze entrambe legittimamente ambiziose. E questo è il caso di Napoli e Bari e, ovviamente, di Lazio e Salernitana. Capisco la frustrazione dei tifosi granata, poiché fino a quando perdurerà questa situazione, vedere la propria squadra del cuore giocare in Serie A rimarrà un tabù. Anche se capisco pure chi pensa che, considerate le vicissitudini vissute dai granata in questi anni, disputare in maniera stabile la B non sia proprio qualcosa di negativo.

In conclusione, un calciatore potenzialmente decisivo per entrambe le parti sabato?
Allora, per la Salernitana dico Djuric. Si tratta di un calciatore di categoria, che tanto bene ha fatto contro il Chievo lo scorso anno. Per il Chievo, faccio il nome di Palmiero, un regista di piede fino ma dotato di tanta sostanza grinta e intensità.

Amatino Grisi

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