Il primo punto in classifica generale ma anche la vittoria in Coppa Italia contro il Sud Tirol hanno dato un impulso positivo ai primi passi della Salernitana verso quello che dovrà essere un campionato senza sofferenze.
Si badi bene: non si parla di obiettivi perché, onestamente, non ci sentiamo di illudere una piazza già ampiamente demoralizzata sia dal mercato che dalle scelte societarie che, ormai (specialmente queste ultime), sono palesi agli occhi di tutti. A quelli che non vedono (o non possono vedere) tali scelte, in contrasto a qualsiasi regola del buon presidente di società, ci permettiamo di consigliare un buon optometrista.
Intanto domani si gioca al “Bentegodi” contro un Chievo reduce dal pareggio di Pescara. Anche i clivensi hanno bisogno di trovare una propria identità e, se aggiungiamo il fatto che la tradizione della Salernitana in quel di Verona non è affatto positiva, c’è davvero da tenere gli occhi aperti. Ma si sa, il dio Eupalla è sempre imprevedibile e chissà che i granata non possano tornare dal “Bentegodi” con il bottino pieno. Del resto in campo ci vanno i giocatori mica i dirigenti. Fosse così il risultato sarebbe, purtroppo, già scontato.
In città l’atmosfera che si respira è quella di una normale vigilia, non fosse altro per il fatto che nessun tifoso potrà seguire Sua Maestà nella città di Giulietta e Romeo. L’impressione è che tutta l’attenzione sarà rivolta a ciò che accadrà da oggi fino a lunedì, quando calerà il sipario sul calcio mercato.
Anche la settimana che ci stiamo lasciando alle spalle è stata caratterizzata dall’esposizione di vari striscioni in città, in provincia ed anche lungo la penisola. La velocità con la quale vengono rimossi, però, è davvero impressionante, come se una semplice rimozione portasse automaticamente alla cancellazione di ogni forma di malcontento.
Sul completamento della squadra, però, si “parrà la nobilitate” del management salernitano chiamato a mettere a disposizione del già contento (beato lui) Castori almeno tre/quattro elementi validi. Scorrendo la lista dei convocati si può ben capire di cosa la Salernitana abbia bisogno.
Le parole del mister di Tolentino (che ovviamente non abbiamo riportato sul nostro sito) sono improntate all’ottimismo. Sembrano dichiarazioni che mirano a convincere prima se stesso piuttosto che dare un messaggio all’esterno. Magari sarà un’impressione errata ma tant’è.
Insomma, mettere in difficoltà il Chievo si può, completare la squadra si deve, riconquistare i tifosi è d’obbligo. Il terzo obiettivo, però, è propedeutico al raggiungimento dei primi due. La settimana che verrà ci dirà molto su quello che ci aspetta almeno fino a gennaio.
Intanto, come sempre, FORZA SALERNITANA!