L’arrivo senza troppe aspettative, poi subito nella mischia in assenza di altre soluzioni. Così Tomasz Kupisz ha vissuto i suoi primi passi con la maglia della Salernitana. L’ex esterno del Bari, arrivato dalla Puglia in prestito con obbligo di riscatto, si è subito inserito in maniera decisa nei meccanismi di Castori, che gli ha concesso spazio da titolare sia contro la Reggina che a Verona con il Chievo.
Per la gara con gli amaranto il polacco è stato nettamente favorito da una palese mancanza di alternative, dovendosi adattare addirittura nel ruolo di mezz’ala destra nel 3-5-2 di Castori; al Bentegodi, invece, il passaggio al 4-4-2 ha riportato Kupisz ad agire da esterno alto a destra, posizione decisamente più congeniale alle sue caratteristiche. Pur giocando in ruoli diversi, l’ex Cesena ha disputato due partite piuttosto simili, nel bene e nel male: tanta corsa e un lavoro più che lodevole in fase di copertura, a dispetto di diverse scelte rivedibili e di uno scarso apporto nella fase offensiva. Nonostante queste ultime mancanze, il polacco è stato un elemento chiave delle prime due partite di campionato: il contributo di Kupisz è stato fondamentale – viste le tante assenze – e per niente scontato, visto lo scarso tempo a disposizione di Castori prima del debutto.
È chiaro che il rientro a pieno regime di Lombardi e l’arrivo di Antonucci ridurranno drasticamente il minutaggio di Kupisz, ma fin qui il numero 20 granata non ha assolutamente sfigurato e sarà un uomo in più che tornerà utile in molte occasioni al tecnico: veterano della categoria, Kupisz è il perfetto esempio di calciatore operaio e battagliero più che tecnico e fantasioso. Insomma, il profilo per eccellenza nel Castori-pensiero.