La nostra ‘Top 11’ della terza giornata di serie B, schierata con il ‘4-4-2’, è la seguente:
BELEC (SALERNITANA): riscatta la giornataccia di Verona sfoderando una prestazione da incorniciare. Due parate provvidenziali sulle conclusioni di Gucher e Marconi, addirittura assist man in occasione del primo gol di Tutino.
KUPISZ (SALERNITANA): disciplina tattica, dinamismo e versatilità tecnica in entrambe le fasi di gioco, premiati con una doppietta realizzata partendo dalla panchina.
ROMAGNOLI (EMPOLI): ha il merito di mettere in discesa la gara di Pescara grazie ad un colpo di testa sugli sviluppi di una palla inattiva.
BARISON (PORDENONE): il premio di giornata è figlio soprattutto della sua capacità di rendersi costantemente pericoloso e determinante quando sposta i suoi centimetri nei sedici metri rivali.
SALVI (FROSINONE): esterno basso con elevata media realizzativa, come testimonia la giocata ubriacante, quasi da ala offensiva, che regala i tre punti al Frosinone.
CARRETTA (COSENZA): un incubo per la fase difensiva del Cittadella, è ovunque e riesce nella stessa partita a rendersi decisivo nelle vesti di punta (suo il gol del pari), ma anche da esterno e in posizione di trequartista.
NDOJ (BRESCIA): fu uno dei principali artefici della promozione bresciana di due anni fa, la doppietta contro il Lecce, dopo una passata stagione abbastanza anonima, manifesta un gran desiderio di riscatto.
CRISETIG (REGGINA): si guarda un po’ in cagnesco con Menez, poi anticipa il francese e disegna con il suo educatissimo mancino una punizione vincente.
MAISTRO (PESCARA): prova a tenere a galla il Pescara contro l’Empoli, realizza una rete di ottima fattura ed esibisce uno spirito di iniziativa scarsamente supportato dai compagni.
DIAW (PORDENONE): è in una forma strepitosa e desidera bissare la stagione importante vissuta con il Cittadella. Doppietta contro la Spal e mente protesa alla ricerca di una chance nella massima serie che verrà.
TUTINO (SALERNITANA): calciatore che già vale la Prima Divisione nostrana, per cinismo realizzativo, cattiveria agonistica, intelligenza tattica e numeri tecnici difficilmente riscontrabili a queste latitudini. Trasforma in realizzazioni implacabili palloni che altri attaccanti farebbero addirittura fatica ad indirizzare nello specchio della porta.
ALL. LOPEZ (BRESCIA): nonostante la presenza in organico di molti calciatori stranieri alle prese con una fisiologica fase di adattamento al calcio italiano, l’ex difensore cagliaritano è riuscito a compattare la squadra e a farla trionfare contro la corazzata Lecce.
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