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Salernitana – Ascoli: le pagelle

Tempo di lettura: 3 minuti

BELEC 6 : poco impegnato, si fa trovare pronto nel neutralizzare due tiri senza pretese di Cavion e Sabiri. Reattivo e ben piazzato sulla conclusione sotto misura di Tupta. Un paio di errori evitabili con i piedi.

CASASOLA 6: avvio immediatamente propositivo con un tiro cross stoppato a fatica dalla difesa bianconera, in fase difensiva si fa sorprendere da una ripartenza di Tupta e da una giocata spalle alla porta di Sabiri, però prova sempre a sostenere la proposta offensiva della squadra dettando il passaggio sulla corsia destra.

AYA 6,5: solito presidio attento della sua zona di competenza, essenziale e deciso, concede poco agli avanti di Bertotto. Qualche responsabilità anche per lui sulla conclusione di Tupta scaturita da corner.In scivolata frena una minacciosa ripartenza ospite, giganteggia alla fine nel gioco acrobatico

GYOMBER 6: governa con discreta tranquillità l’iniziativa ascolana e oppone un provvidenziale stinco sulla rasoiata di Tupta. Sempre concentrato ed aggressivo, concede poco dalle sue parti. Intorno alla metà del secondo tempo, compie due disattenzioni: prima lascia girare Bajc in area, poi si perde Tupta sugli sviluppi di un corner. Nel finale soffre insieme al resto della squadra.

VESELI 5,5: partita da terzino bloccato, non si vede mai in sovrapposizione, mentre in fase difensiva, pur non commettendo errori clamorosi, fa giocare qualche pallone di troppo agli avanti ascolani che frequentano la sua zona. Secondo tempo sulla falsariga del primo. (76′ LOPEZ 6): intervento dubbio in pieno recupero ma efficace.

KUPISZ 6: per quanto corre meriterebbe sempre un voto alto, però il calcio è anche qualità e lucidità al momento di finalizzare o rifinire le giocate; lui commette qualche errore di troppo. Guadagna la sufficienza con l’ottimo cross per la testa di Djuric nel secondo tempo. (92′ KARO S.V.)

SCHIAVONE 6.5: reattivo nello sradicare un paio di palloni nei pressi dei sedici metri granata, prima di sfiorare il gol con un’insidiosa punizione. Poi  conserva ordine nella distribuzione del gioco, anche se manifesta sempre un po’ di lentezza nelle movenze. Splendido il tiro ad inizio ripresa che termina la sua corsa sul palo alla destra di Leali. (84′ DZICZEK S.V.)

DI TACCHIO 6: parte con una leggerezza in disimpegno che favorisce la ripartenza ascolana, si riscatta arrestando con un tackle la fuga di Saric e fornendo un buon contributo in fase di impostazione con un paio di rapidi passaggi che trovano i compagni smarcati. Poi solita lotta tra alti e bassi, tra palloni recuperati e falli evitabili

CICERELLI 6: non disdegna le accelerazioni palla al piede, ma sempre lontane dalla porta, scarsamente supportate dai compagni o stoppate dai falli dei suoi dirimpettai. Di rilevante, nel primo tempo, una palla filtrante a pescare l’inserimento di Tutino nell’area ascolana. Intorno all’ora di gioco la sua rabbiosa sortita trova la smanacciata di Leali. (76′ ANDERSON 7): entra animato dalla voglia di risultare determinante, ma non riesce a creare superiorità numerica e ad essere risolutivo nelle vesti di suggeritore. Poi, sul finire, la giocata del calciatore che sa fare la differenza.

TUTINO 6,5: è in difficoltà su un campo scarsamente adattabile alla sua qualità tecnica, ma inventa dal nulla un inserimento con assit che trova Djuric dormiente, prima di una stoccata improvvisa che, complice una deviazione avversaria, termina sul palo. Grave la svirgolata a pochi passi dalla porta sull’assist di Djuric. Prova a riscattarsi un minuto dopo con un delicato tocco che sfiora il gol. Addomestica il pallone che consegna ad Anderson per la giocata decisiva, prima di un’altra incursione che non trova la deviazione vincente dei compagni. (92′ GIANNETTI s.v)

DJURIC 6: si fa trovare impreparato su un succulento assist di Tutino, mentre è pachidermico pochi minuti dopo sul pallone che capita sui suoi piedi dopo la ribattuta del palo sul tiro di Tutino. Deficitario anche l’abituale lavoro di sponda per favorire gli inserimenti dei compagni. Buono e indomabile l’approccio nel secondo tempo: lotta e indossa i panni di suggeritore per Tutino e Cicerelli. Stranamente impreciso nella deviazione aerea innescata dal preciso traversone di Kupisz. Nel finale la sua grinta aiuta la squadra a respirare.

ALL. CASTORI 7: il copione non cambia: Ascoli a registrare maggior possesso del pallone, Salernitana ad agire di rimessa e a rendersi spesso pericolosa. Per adesso, la strategia paga ed il tecnico marchigiano ha ragione. Determinante l’ingresso di Anderson.

Maurizio Iuliano

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