BELEC 6: Si fa trovare pronto quando chiamato in causa e a larghi tratti – vista l’inoperosità – rischia pure la bronchite. Fra primo e secondo tempo la svolta della gara: per scaramanzia versa del sale davanti alla linea di porta e dal suolo spuntano una decina di cannolicchi.
CASASOLA 6: Solite sgroppate, solita continuità. Sulla fascia destra è un vero e proprio aliscafo. Intorno al settimo della ripresa gli riesce una giocata di altissimo contorsionismo: cercando di ciaccare un pallone spiovente fa piede e noce del collo.
AYA & GYOMBER 6.5: Solita prova intrisa di sostanza e concentrazione per la coppia di centrali granata. Nell’acquascivolo dell’Arechi hanno il compito di vietare l’ingresso a chi non è munito di cuffia. Verso il 20′ Cavion prova a tuffarsi, Aya se ne accorge e lo piglia per la recchia consegnandolo alla genitrice che gli dà pure il resto davanti ai cumpagnielli.
VESELI 5.5: Prova incolore per l’albanese ma comunque si deve dire che è adattato: al gioco del pallone. LOPEZ 8: Approfitta della giornata di semi-riposo per leggere l’Heautontimorumenos di Terenzio. Appena chiamato in causa si ricorda di un passo del commediografo che fa pressappoco così: “Homo sum sed purem si stammus novantesimum minutum traso tibi da retum in area rigoris, cazzum teneo a videre”.
KUPISZ 6: Macina la fascia in continuazione, la CSTP (non esiste più ma io sono romantico) potrebbe approfittare del polacco per incrementare le corse ed evitare il sovraffollamento di pendolari al mattino. Si dice sia in grado di percorrere la tratta San Cipriano – Salerno in 6 minuti e 49 secondi. KARO 47: Non sarebbe dovuto entrare, infatti Castori si era rivolto a lui con un “We Garo” per fargli prendere il fiascone di vino de li Castelli messo in fresco sotto la panchina. Il cipriota capisce un cazzo per un altro e si spoglia della tuta, a quel punto pareva brutto non inserirlo in campo.
SCHIAVONE 6.5: Indossa i calzoni a zombafuosso e inizia la sua personale battaglia nella risaia dell’Arechi. Pesca una conclusione dalla piazza di Pastena e colpisce un incrocio dei pali che fa suonare tutte le campane della diocesi Campagna – Salerno – Acerno. DZICZEK 10: Voto alto perché mi sono ricordato come si scrive senza cercare su Google.
DI TACCHIO 6: Solita prova di grande quantità anche se spende qualche fallo evitabile. Ciccio, però, si è fatto le mescie bionde nei capelli e nessuno l’ha notato. Mettetevi scuorno, siete dei cafoni!
CICERELLI 6: Prova a sfrecciare come da canovaccio ma, ovviamente, il fango dell’Arechi non lo aiuta. Allora si mette in proprio e, sul finale di partita, si mette a cogliere le tunninnole vicino alla bandierina del calcio d’angolo fra Curva Sud e Tribuna per portarle a casa e farsi fare lo spaghettiello dalla nnamurata. A. ANDERSON 7: Nella fisionomia pare uno dei uagliuncielli che sfornano le palazzine a Via Iannicelli ed è per questo che gli voglio bene.
TUTINO 6.5: Nonostante il campo pesante dà sfoggio, come sempre, delle sue qualità tecniche. Quando sul suo radar personale compare la porta somiglia a me quando vedo una Peroni da 66: implacabile.
DJURIC 6: Intorno al 67′ si scioglie i capelli in diretta su DAZN: il bollettino è di 16 femmene asciute incinte mentre altre 34 si sono lasciate col uaglione seduta stante.
CASTORI 7: La squadra ha carattere, ci prova e non si arrende. Compatta come il piumino del Mister (glielo potevano fare due taglie più grosso). Voto 10, invece, per la zip.
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