Quest’oggi, la Salernitana avrebbe dovuto affrontare la Reggiana nella gara valevole per la sesta giornata di Serie B 2020/2021 ma, come comunicato dallo stesso club emiliano pochi minuti fa, la partita non verrà disputata a causa delle numerose positività ancora riscontrate all’interno del gruppo squadra. Come da regolamento, i granata usufruiranno della vittoria a tavolino per 3-0, visto che gli emiliani hanno già utilizzato l’unico “slot” per il rinvio a disposizione per la gara contro il Cittadella la scorsa settimana. Per sentire l’aria che tira in casa “Regia”, abbiamo chiesto lumi a Francesco Pioppi, giornalista de “Il Resto del Carlino”, vicino alle sorti dei granata emiliani.
Ciao Francesco. Innanzitutto, dopo l’esplosione di contagi all’interno del gruppo squadra, che settimana ha vissuto la Reggiana? Quali sono gli umori?
«Una settimana surreale. Al centro di allenamento, di fatto, sono stati avvistati sei o sette componenti, gli unici negativi del gruppo. Ovviamente c’è grande frustrazione e rabbia, perchè ci si aspettava una presa di posizione da parte della Lega, in modo da riuscire a cambiare le carte in tavola.»
Ieri, con un lungo post su Facebook, mister Alvini si è sfogato parlando, giustamente, di situazione paradossale. Quale sarebbe stata, secondo te, la decisione più giusta?
«Essendoci un protocollo, è chiaro che cambiare le regole in corsa è sempre molto rischioso. Devo dire che, probabilmente, una decisione di questa caratura non era neanche mai stata prevista. Personalmente, però, credo che il buon senso debba venire prima di tutto. La soluzione migliore sarebbe stata un rinvio a data da destinarsi, senza però, ovviamente, penalizzare la Salernitana che non ha fatto nulla per doversi giocare il jolly o per vedersi piazzare la partita a ridosso della gara con la SPAL o magari, come diceva giustamente Fabiani, in un momento in cui ci sono calciatori impegnati con le Nazionali. Diciamo che si sarebbe potuto, nonostante il protocollo non lo permetta, chiudere un occhio e rinviare, sfruttando l’eccezionalità della situazione.»
Credi, a questo punto, che il regolamento vada rivisto?
«Credo che vada rivisto perché il discorso dei 13 calciatori come numero minimo per disputare una gara finisce per penalizzare chi è gravemente colpito da questa situazione. Ad esempio, già l’estensione ad un doppio jolly potrebbe portare a risultati più efficaci. Se, una volta guariti dal Covid, sembra che si diventi immuni, diciamo che giocandosi i due jolly, automaticamente, si riuscirebbe a comporre una squadra di calcio più o meno competitiva.»
Credi che, in tutto questo marasma, anche la Salernitana abbia delle responsabilità? Galliani, qualche giorno fa, ha parlato di lealtà sportiva che in alcuni presidenti non vede…
«Ovviamente la Salernitana non ha responsabilità dirette, ma è chiaro che Mezzaroma, che è il vice-presidente del Consiglio Direttivo di Lega B, se si fosse preso a cuore direttamente la situazione avrebbe potuto incidere in maniera più significativa nella riunione di giovedì. Detto questo, ripeto, non credo che ci siano delle responsabilità che possano ricadere direttamente sulla società. Senz’altro, mettere d’accordo gli interessi di due società non è una cosa semplice.»