La Spal è l’avversario giusto per testare la tenuta mentale ed atletica della Salernitana, virtualmente prima in classifica e reduce dalla sosta imposta dalle restrizioni covid che hanno frenato la Reggiana nell’ultimo periodo.
Impegno probante per la truppa di Castori, che dovrà misurarsi con il team che, probabilmente, presenta, insieme al Lecce, l’organico migliore della categoria.
Il tecnico Pasquale Marino deve rinunciare all’importante apporto dell’argentino Castro, capocannoniere della squadra, fermato per tre turni dal giudice sportivo.
Il modulo tattico degli emiliani è il 3-4-1-2, con un’ampia gamma di opzioni a renderlo praticabile ed efficace, nonostante le numerose defezioni registrate ultimamente, anche a causa di alcune positività al covid emerse in seno all’organico.
Tra i pali ci sarà l’albanese Berisha, valore aggiunto a queste latitudini e autentico protagonista del successo sul campo della Reggina, dove ha neutralizzato il rigore calciato da German Denis.
Il terzetto di difensori centrali dovrebbe essere incardinato sulla fisicità di Salamon e Vicari, veri e propri spauracchi sulle palle inattive, e sul mestiere del serbo Tomovic, che è anche il più rapido della retroguardia. Il valore dei singoli è indiscutibile, ma le otto reti subite in sei partite palesano un’evidente difficoltà a trovare la solidità difensiva necessaria per aspirare concretamente ad un torneo di vertice.
La linea intermedia vedrà impegnati Dickmann e Sala sulle corsie esterne, rispettivamente a destra e a sinistra. Si tratta di due elementi in grado di svolgere le due fasi, anche se mostrano una maggiore propensione ad offendere, come testimoniano i sei assist sfornati da Sala a Chiavari lo scorso anno e le funzioni anche di esterno alto ricoperte in passato da Dickman.
Una delle due maglie da collocare al centro della zona nevralgica del campo finirà sulle spalle dell’ex clivense Salvatore Esposito, ventenne dotato di personalità e visione di gioco ma ancora alla ricerca di una gestione temperamentale lucida nell’arco dei novanta minuti. Al suo fianco, considerando il probabile avanzamento di Valoti, chiamato a sostituire Castro nella funzione di trequartista, dovrebbe esserci il vincente del ballottaggio in corso tra Missiroli e l’ex laziale Murgia. Valoti ha arretrato il suo raggio d’azione, ma agli inizi di carriera operava da mezzala dedita all’inserimento vincente nel cuore delle difese avversarie. Analogo discorso per Murgia che, però, è un po’ più geometrico del collega, mentre Missiroli, ai tempi della Reggina, addirittura operava da trequartista, esterno offensivo o seconda punta. Da non sottovalutare neppure l’impiego del mancino Brignola, elemento molto tecnico, abile nell’uno contro uno, messosi in mostra due anni fa in serie A con la maglia del Benevento. Pertanto, alla luce delle defezioni di Castro e delle non perfette condizioni fisiche di D’Alessandro, alle quali si aggiungono le quasi sicure assenze degli attaccanti Strefezza, Paloschi e Floccari, appare evidente lo spessore qualitativo e quantitativo della compagine estense.
In attacco, quindi, scelte obbligate per mister Marino, il quale si affiderà alla voglia di stupire del diciottenne Sebastiano Esposito, fratello di Salvatore e reduce da una formativa esperienza, lo scorso anno, con l’Inter di Conte. Il ragazzo è considerato un prospetto di sicuro avvenire, possiede fisicità e tecnica per fare bene; il duro torneo cadetto rappresenta una tappa fondamentale per la sua fase di crescita. Ad affiancarlo sarà il polivalente Di Francesco, calciatore dinamico, potente e agonisticamente valido, con esperienze importanti alle spalle (anche in serie A), che può giostrare da trequartista, esterno o seconda punta, essendo egli abile di rimessa e nel superare l’uomo, oltre a poter contare su un tiro importante.
PROBABILE FORMAZIONE (3-4-1-2): Berisha; Tomovic, Salomon, Vicari; Dickmann, Salv. Esposito, Missiroli (Murgia), Sala; Valoti; Seb. Esposito, Di Francesco. All. Marino
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