BELEC 6: Nulla può sulle conclusioni dei figli di Aladino Valoti e di Eusebio Di Francesco. Al minuto numero 8 battezza fuori un cross di Dickmann che però coglie la traversa e torna in campo.
CASASOLA 5: L’argentino, al Mazza di Ferrara, fa come Soldatino in “Febbre da cavallo”: è un cavallo anomalo. Lotito per punizione lo manda a letto senza biada.
AYA 8: Senza dubbio il migliore dei suoi, prova maiuscola da parte del centrale che guadagna anche la tanto attesa convocazione in nazionale: giocherà per lo Stato Islamico. Atteso in serata a Raqqa per il raduno.
GYOMBER 5.5: Il difensore slovacco nutre una malsana passione per i video virali di Youtube. Quando al 16esimo si accorge che il Signor Pezzuto della sezione di Lecce è tale e quale a Enrico Pasquale Pratticò (quello che zappa la vigna) inizia a ridere di che maniera e si disinteressa totalmente alle vicende di campo.
VESELI 4.5: Serata da dimenticare per il difensore albanese, la sua attaccatura dei capelli è troppo arretrata e tiene in gioco gli avanti spallini. BARAYE 36.5: Poco tempo per incidere, però alla misurazione della febbre al termoscanner risulta in ottima forma.
KUPISZ 5.5: Prima della gara onora al meglio le tradizioni polacche, si scende una Wuhrer di mezzo litro e avvia a barcollare per il campo insordando tutto ciò che transita dalle sue parti. ANTONUCCI 10: Lo sponsor sulla divisa dei granata rappresenta il prossimo impiego del giovane esterno: pronto un triennale come scaffalista.
SCHIAVONE 4: Lucio Dalla, nelle sue canzoni, si chiedeva cosa ci fosse fra Ferrara e la Luna. La risposta arriva in una sera di novembre: molto probabilmente il pallone calciato al 21esimo dal centrocampista ex Bari. La sventurata conclusione, stando a quanto rivelano i colleghi del Resto del Carlino, sarebbe terminata sul parafango di un autoarticolato che transitava sull’A13 Bologna-Padova. Fortunatamente non si registrano feriti, solo tanto spavento. CAPEZZI 5: Entra in tutta fretta per sostituire Schiavone ma si dimentica di indossare le scarpe. Il calcio d’angolo battuto al 66esimo ne è la prova, per calciare cosi devi stare per forza scavz.
DI TACCHIO 4: Al quinto si perde Valoti sul calcio d’angolo che porta al gol i padroni di casa, per vendicarsi decide di fargli un tampone con talmente tanta foga che gli fa scorrere il sangue dal naso. DZICZEK 5: Più facile che un cammello entri nella cruna di un ago che il polacco termini una gara senza abbuscarsi il cartellino giallo.
CICERELLI 9: Alla fine tutti i nodi vengono al pettine: l’autore delle pressioni social su Luca Ranieri è lui. A margine di un post su Facebook, attraverso cui il centrale toscano annunciava il fidanzamento con una rinomata lavaportoni maremmana, pare abbia messo la reaction “ahah” e l’emoticon di un pesce perzeco con le tre goccioline vicino. GIANNETTI 10: Entra, falcia Veseli e rimedia un cartellino giallo. Ti amo.
TUTINO 7: Serata fruttuosa per il talento partenopeo che vende a Vicari 8 paia di calzini in filo di Scozia e 14 immaginette di Padre Pio da distribuire alle zie zentraglie.
DJURIC (RADICE QUADRATA DI 9): Marino fa traslocare Tomovic sul centrodestra, il centravanti bosniaco con grande altruismo si offre per aiutarlo nello sfratto. Encomiabile.
CASTORI 7: Se alza le braccia fa come il sarchiapone (quel pazziariello di Pullecenella che si tira da sotto), il giubbino si alza e rimane a panz a for.