Nulla da fare, Tobia Giuseppe Loriga sconfigge Dario Socci e conserva i galloni di campione dei pesi welter.
Lo “Squalo rosso-blu”, ai punti, ha avuto la meglio su Dario Socci. La vivacità e la foga dell’atleta salernitano si sono imbattute contro il notevole bagaglio di esperienza accumulato negli anni da Loriga. Il pugile calabrese, a 43 anni suonati, continua a collezionare vittorie. I due atleti si sono prodotti in un match ad altissima intensità, del resto il risparmiarsi non fa parte del gergo pugilistico.
Una sconfitta maturata dopo un incontro sofferto, logorante. Uno scontro determinato essenzialmente dall’assoluta devozione per le proprie radici, uno scontro di popoli e fra popoli: da una parte Salerno, dall’altra Crotone.
Masticano amaro i tanti salernitani che, inchiodati ai teleschermi, hanno seguito il match con grande trepidazione. L’impresa non è riuscita, Salerno attendeva di riabbracciare il titolo dopo ben 29 anni: l’ultimo salernitano a vincerlo è stato Vincenzo Limatola, ai danni di Gianni Di Napoli, nel maggio ’91.
La cintura, pertanto, resta nella terra cara a Pitagora. Al pugile salernitano non resta che smaltire la delusione per poi rituffarsi, con orgoglio, nella preparazione dei prossimi impegni. Poco male, si va avanti a testa alta, la strada intrapresa è quella giusta, ci saranno altre occasioni per assaporare il gusto della rivincita.
Del resto Dario lo sa bene, lo ha affermato in un’intervista appena due giorni fa: nel dizionario di un pugile la parola “alibi” non esiste. Esistono altresì le parole sacrificio, sudore e impegno, ingredienti fondamentali per cucinare il piatto più ambito e sofferto: la vittoria.