Al cielo, all’aquila che ne è regina, guardavano i Fondatori quando scelsero il nostro simbolo il 9 gennaio 1900”.
dal profilo Instagram ufficiale della Lazio
“È il sigillo ad una ricorrenza che abbiamo festeggiato con il ritorno nell’Europa che conta e che ci spetta.
Benché diversi eventi siano stati rinviati o annullati nel rispetto delle misure di contenimento del virus, la Lazio non ha voluto mancare l’appuntamento con la storia.
Per volare più in alto, nei cieli d’Italia, d’Europa e del mondo, con il nostro simbolo e i nostri colori, memori dell’ispirazione dei Fondatori”.
Non è la compagnia aerea – nel giugno 2019 aveva manifestato interesse per l’Alitalia – ma la Lazio di Claudio Lotito ha il suo aeroplano.
È un Boeing 737 Classic, modello in volo dal 1984 e prodotto fino al 2000. Come appreso dal Corriere della Sera, “La compagnia aerea è bulgara: ha sviluppato in collaborazione con la società biancoceleste il progetto. Non sarà a uso esclusivo della Lazio, ma svolgerà le rotte di linea salvo poi essere dedicato ai biancocelesti quando la squadra dovrà partire per le trasferte”.
Non si trattasse di Claudio Lotito, è notizia che farebbe scarso rumore. Ma il personaggio fa discutere. Immagino ne sia consapevole.
Lo ha fatto per primo, via Instagram e Twitch, Luis Alberto, uno dei suoi calciatori più rappresentativi.
Lamentandosi, forse, per la rinuncia agli stipendi di marzo e aprile della scorsa stagione, oggetto di sofferto accordo, comunque accettato dallo spogliatoio biancoceleste.
Stamane (vedi articolo) il fantasista ha provato a fare chiarezza, pur senza ritrattare le sue affermazioni.
Meno inattese le frecciate dei tifosi giallorossi che hanno ironizzato via social sullo stato di conservazione del sediolino del pilota, e non solo.
Embed from Getty ImagesDa forzaroma.info, infatti, si raccolgono gli ironici commenti:
“Mi confermate che si tratta di sedili multicomfort“
Simo su Twitter
“Non ce la posso fare! Almeno modificatela con Photoshop!!!“
Luca
“Me sa che dal 1900 ce viene anche l’aereo. A mio zio nel 1981 fregarono un sedile del 127, ecco dov’è andato a finire”
Shuren
“Er nostro se li guida da solo“.
Con evidente riferimento al presidente giallorosso Friedkin.
“Stanno a rosicà”. L’illazione sul commento presidenziale non è, credo, neanche quotata dalle principali agenzie di scommesse.
E ha ragione. Come, probabilmente, è pienamente consapevole di cosa comporti una notizia simile in pieno caso-tamponi, con la Procura Federale che ha appena interrogato il dr. Ivo Pulcini, con la Procura di Avellino impegnata in un’inchiesta parallela che coinvolge il laboratorio del biologo Walter Taccone.
Col quale c’è un rapporto di lavoro. Marginale, nelle dichiarazioni rese a Repubblica:
Un po’ più intenso, secondo la rivista “Contrasti”.
Quando Taccone gestiva il club biancoverde in Serie B, ha sempre avuto ottimi rapporti con Claudio Lotito. “Il nostro candidato ideale per la Serie B è Lotito” diceva Walter Taccone il 31 agosto del 2017, a evidenziare un sodalizio rafforzato negli anni. Nel febbraio 2018, durante la cessione mai avvenuta del club irpino alla Italpol di Alex e Giulio gravina, Walter Taccone organizza invece un pranzo all’Hotel de la Ville con Claudio Lotito, candidato per Forza Italia al Senato nel collegio Avellino-Benevento-Caserta. Un incontro politico tra amici, in piena campagna elettorale.
Tanto è. Ma, pur non bisognoso di “sponde”, io credo che Claudio Lotito, nel dotare di aeroplano la sua squadra del cuore, abbia esercitato un suo pieno di diritto.
Non sono, ahimè, controllore di volo, ma per quanto mi riguarda il permesso di decollo è pienamente accordato.
Purché ci si ricordi che, a volare o sognare di farlo, hanno diritto tutti.
Le polemiche? Ah, su quelle stamane ha chiosato, dalle colonne del Corriere dello Sport, un maestro:
ed i suoi nemici vorrebbero intonare il coro «Violare, oh oh»,
dimenticando che Lotito non sfrutta soltanto la sua intelligenza,
ma le altrui carenze.