di Francesco La Monica e Alfredo Mercurio
Più attesa del vaccino contro lo scolo di mazzo (simpatica patologia che piglia all’intrasatta mentre state bell’e buono), ecco a voi la seconda puntata de “la bolletta scostumata”. Quest’oggi vi porteremo sui peggiori campi del globo terracqueo. Premettiamo, come sempre, a pigliare non si piglia. Ma tanto, pensandoci bene, quando mai avete pigliato qualcosa da qualche parte se non laddove non batte il sole?
Rahimo – Bobo-Dioulasso: GUARDALINEE CONTRAE TETANO SI / quota: 1.38
Fiato sospeso in Burkina Faso, si, è pure uno dei sintomi della patologia che sopravviene poco prima di arrecettarsi e finire in braccio a Gesù Cristo. Il custode del campo del Rahimo – Azizo Cacomocazo – deve cambiare quel fetente di cancelletto che divide il campo dagli spalti. La costruzione si ricorda il 1966 e, nel frattempo, nonostante piova raramente si è comunque arrenzenuto. Il cancello in questione termina a ridosso della linea laterale, può dunque capitare che l’assistente di gara, correndo (anche solo per fuggire perché inseguito da un qualche sfaccimma di animale che là ce ne stanno assai), possa acchiappare con la pacca nella recinzione gettando l’emoglobina al suolo.
Guinea Bissau-Senegal: OVER 22,5 NERCHIE DI DUE METRI / quota: 1.22
Gara di grande interesse tra le due compagini africane… Per stabilire chi tiene la nerchia più lunga. Si dice, infatti, che sia arrivato un ispettore del Guinnes World Records per misurarle ad una ad una a calciatori e staff. La cosa sicura è che difficilmente si scenderà al di sotto del metro e mezzo perono… Biat a lor. Qua per apparare un metro e mezzo emma cuntà pur u liett e parte del corridoio.
U. Craiova – Gloria Buzau: DENTI D’ORO APPARTENENTI A MEMBRI DELLO STAFF OVER 24.5 / quota: 1.55
Si vola sul campo dell’Universitatea di Craiova, in Romania. Nei pressi dello stadio ci sta una clinica privata che detiene il 51% delle quote societarie e impianta denti d’oro (nel pieno rispetto delle tradizioni dell’est Europa) a tutti quelli che posano i denari sul bancone, che siano essi cristiani, cani, criaturi o frungilli.
La Serena – Huachipato: 1 + OVER 20.5 / quota 6.80
Non inganni il nome della squadra ospitante. In questo match di sereno non ci sarà nemmanco il cazzo. I padroni di casa, stanchi dell’ultimo posto e soprattutto di acchiappare mazzate a destra e a manca, si sono guardati ‘mbaccia nello spogliatoio e hanno detto: “Mo una sfaccimma di partita la dobbiamo vincere”. Tra le tante proposte, più o meno perseguibili dalla legge, è passata la più originale e CAZZUTA: quella di sequestrare il portiere dell’Huachipato e rinchiuderlo una settimana in uno sgabuzzino con un noto rattuso della zona, Facundo Piscione. Quello Facundo è poco franco di cerimonie, non guarda in faccia a nessuno e approva l’antica filosofia cilena che afferma che “O meglio culo es lo culo de lo masculos”.
Giana Erminio – Pontedera: NON SI VEDE MANCO IL CAZZO NO / quota 1.44
Si giunge in quel di Gorgonzola per parlare di un match che molti si perderanno, amen. In Lombardia quest’oggi infatti ci sta una fetente di nebbia talmente doppia che pare la fella di Valeria Marini. Il match con molta probabilità dovrebbe comunque giungere al triplice fischio ma comunque non si vede a un metro dal naso. Lo stesso Sport Eleven ha ammesso che in luogo della partita trasmetterò un film spuorco girato da Vanna Marchi col maestro Do Nascimiento nel 1997 quando stavano al Brasile.
Bielorussia – Lituania: GRAPPINO ACCUVATO NELLA CALZAMAGLIA DELL’ARBITRO SI 1,35
Chiudiamo con una classica dell’ex URSS. Premettendo che della partita non se ne fotte nessuno e che non c’era bisogno del Coronavirus per non far andare la gente allo stadio, un particolare ha richiamato la nostra attenzione. Come è risaputo, in Bielorussia fa uno sfaccimma di freddo pure a ferragosto. Non c’è rimedio che tenga, se non quello di menarsela nella capa di morto. Fonti sicure ci hanno rivelato che l’arbitro inglese Kavanagh, notoriamente freddoloso, si sia portato da casa il grappino fatto in casa della mugliera di 2 metri x 4. Siamo sicuri che, tra una corsetta e l’altra, un sorsetto sicuro se lo farà per non andare in ipotermia.