Attesa per oggi la sentenza legata al caso dell’ex granata Alessandro Rosina. In gioco 40mila euro. La Salernitana – artefice del ricorso presso il collegio arbitrale – ha chiesto espressamente una decurtazione dallo stipendio dell’ex calciatore, dopo il mancato accordo sulla rescissione del contratto.
Rammentiamo che Rosina risultò l’unico calciatore della Salernitana – durante il primo periodo pandemico – artefice del rifiuto categorico, in proposito al taglio dello stipendio per 40 giorni, nonostante tale provvedimento, fu un modus operandi, adottato dalla maggior parte dei club tra serie A e serie B, data l’atipicità del momento vissuto.
Un rapporto altalenante e senza particolari scintille quello dell’ex fantasista dell’ippocampo, durante l’esperienza quadriennale vissuta con la casacca granata. Poca costanza e tanta approssimazione nei riguardi della squadra in cui ha deciso di terminare la sua carriera da calciatore. Rosina ha spesso ammesso di non aver ricevuto gli stimoli giusti dal contesto, mai invogliato oltre modo per dare il meglio di sé, nonostante, in lui fossero state riposte tante aspettative positive sin dal principio. Ragion per cui, durante l’estate 2019 – con mister Ventura in panchina – ha avuto inizio la fase critica, calante e d’allontanamento della Salernitana per il centrocampista di origini calabrese.
Dal 1º Luglio 2020 l’ex Toro si è svincolato definitivamente dalla società campana, dato il contratto terminato. Soli due giorni dopo la cessione del contratto stesso, ha annunciato l’addio al calcio giocato.