La nostra ‘Top11’ della quattordicesima giornata del campionato di serie B, schierata con il modulo ‘4-4-2’, è la seguente:
BARDI (FROSINONE): se non ci fosse stato lui tra i pali a parare di tutto e di più, la squadra ciociara sarebbe uscita totalmente annichilita dal ‘Tombolato’.
FALASCO (PORDENONE): ha ingaggiato una sorta di battaglia personale contro la Cremonese, con il suo educato e potente piede mancino a scaraventare, oltre alla conclusione vincente, di tutto verso la porta e l’area grigiorossa: tiri, cross ed assist.
LOIACONO (REGGINA): oltre a doversi preoccupare degli attaccanti vicentini, in più di una circostanza ha messo una pezza (o ha provato a metterla) per limitare le conseguenze dei disastri compiuti dal portiere Plizzari.
BOCCHETTI (PESCARA): secondo gol consecutivo ed un altro punticino da aggiungere al fieno portato da Breda nella cascina abruzzese.
CARLOS AUGUSTO (MONZA): un vero e proprio colpo di mercato, questo brasiliano arrivato in Brianza. Quando il pallone arriva sul suo piede sinistro, la sentenza per gli avversari è già stata scritta.
CICIRETTI (CHIEVO): qualche stagione fa, i suoi numeri tecnici facevano presagire una carriera ricca di soddisfazioni. In seguito si è un po’ perso, però a volte tira fuori dal cilindro delle autentiche perle calcistiche, come quella che all’ultimo respiro ha consentito ai veneti di uscire imbattuti da Pisa.
BIANCHI (REGGINA): desiderava farsi rimpiangere dai suoi ex tifosi, il campo gli ha concesso la possibilità di realizzare lo scopo. Ottimo e vincente il blitz aereo del momentaneo vantaggio, seguito da una bordata partita dai trenta metri e intercettata solo grazie ad un intervento prodigioso di Grandi.
MAZZITELLI (PISA): centrocampista completo, alla ricerca di una continuità che gli regalerebbe la possibilità di essere protagonista su palcoscenici più prestigiosi. Da cineteca calcistica il suo imparabile tracciante contro il Chievo: un mix di potenza, precisione e coordinazione.
STRAFEZZA (SPAL): il limite dell’estrosa ala brasiliana è rappresentato da un fisico troppo minuto, ma il ragazzo ha gamba, temperamento, estro e versatilità tattica. Un vero gioiellino tecnico il gol che ha piegato il Lecce nel big match di giornata.
OGUNSEYE (CITTADELLA): una forza fisica straripante al servizio di una struttura corporea massiccia. Morfologia che non lo penalizza sul piano della mobilità. Sigla il gol che piega il Frosinone grazie ad una giocata pregna di rapacità, spazia sull’intero fronte d’attacco e spesso indossa anche i panni di assist man.
TUTINO (SALERNITANA): primo tempo sonnacchioso, coinvolto nel marasma tecnico-tattico della squadra. Nella ripresa, favorito dall’ingresso in campo di Cicerelli, diventa devastante per la retroguardia dell’Entella. Realizza il gol del pareggio granata, guadagna il rigore che vale la vittoria, si rende protagonista di altre giocate che fanno ammattire i difensori liguri.
ALL.BISOLI (CREMONESE): appartiene alla categoria degli uomini dalla scorza dura. Ad un passo dall’esonero, qualche settimana fa, non ha mai smesso di restare sul pezzo e di lavorare con dedizione. In svantaggio sul campo del Pordenone, inserisce le due punte (Celar e Ciofani) che decidono il match e restituiscono alla Cremonese, per adesso solo parzialmente, le ambizioni cullate alla vigilia del campionato.