Pomeriggio magico per André Anderson nel match vinto 2-1 dalla Salernitana al Penzo contro il Venezia. L’italo-brasiliano è stato decisivo con una doppietta, la prima in carriera in Italia; il fantasista numero 18 è andato a segno, peraltro, proprio nello stadio che circa due anni fa lo vide esordire nel nostro calcio: era il 4 novembre 2018 quando il classe ’99 disputò i primi minuti in maglia granata, subentrando nella ripresa a Palumbo nel match perso di misura dalla formazione di Colantuono. Due anni dopo, invece, il talentuoso ventunenne di proprietà della Lazio si gode la prima doppietta in cadetteria, riscattando l’opaca prova di lunedì sera contro la Virtus Entella. Intervenuto ai microfoni di DAZN nel dopogara, l’ex Santos ha commentato così il match:
“Vittoria sofferta? Questo è lo spirito della squadra, è quello che ci ha portato fino a qui. Dobbiamo restare così, continuare forte e con questo spirito. Il merito è del mister, nello spogliatoio, in albergo, in allenamento e in tutte le situazioni: tutto quello che stiamo facendo in campo è quello su cui lavoriamo in allenamento, quindi il lavoro del mister conta al 100%”.
Così Anderson sulla doppietta personale: “Il merito è della squadra su tutti e due i gol: sul primo Tiago (Casasola, ndr) è stato bravo, sul secondo Tutino ha fatto un bel movimento; è la squadra ad aver fatto bene”.
Sul gioco della squadra: “Io non penso che sia la squadra a dover mettersi a disposizione del calciatore, ma è il giocatore a dover lavorare per la squadra: il mister ha trovato il modo di sfruttare al massimo tutto ciò che possiamo fare. Io sto bene, ci alleniamo bene e quanto si è visto oggi è quello che facciamo sempre. Djuric? Nel primo tempo mi ha detto che andavo troppo forte, e di aspettare un po’per poterli sorprendere”.
Infine, un occhio al futuro diviso tra Lazio e Salernitana: “Vediamo l’anno prossimo: prima voglio far bene qui a Salerno, poi si vedrà”.