BELEC 6: assolutamente inoperoso tra i pali nei primi quarantacinque minuti, ma sempre sicuro nelle uscite. Ripresa di sofferenza con il Venezia ad attaccare, però nei sette metri arrivano solo palloni facilmente addomesticabili. Nel finale balla un po’ ma ci mette la manona anche sulla deviazione aerea di Svoboda
AYA 6,5: reattivo sul centrodestra, esce sulla punta che gravita dalle sue parti e concede solo qualche punizione distante dalla porta. Decisivo nello spazzare il pallone sull’incursione di Felicioli, prima di confermarsi una barriera pregna di intensità e cattiveria. Potrebbe fare meglio sulla conclusione di Crnigoj che trasforma in autogol, la stanchezza gli toglie lucidità ma non inficia un’ottima prestazione.
GYOMBER 6,5: muro consueto sui palloni alti, ma decisivo anche nel mettere la testa e deviare quel tanto che basta la staffilata di Aramu. Ad inizio ripresa svirgola l’intervento su un corner permettendo al Venezia di calciare dai diciotto metri. Un po’ distante da Forte, consente al centravanti lagunare di calciare in porta, ma il pallone termina a lato di poco. Si riscatta qualche minuto dopo opponendo il corpo sul destro di Forte indirizzato verso la porta, prima di mettere il fisico in acrobazia sul forcing finale dei lagunari.
MANTOVANI 7: inizio nervoso e stranamente insicuro, commette falli ingenui ed è impreciso nei disimpegni. Si riprende strada facendo ed ha il merito di stoppare la sterzata con tiro di Forte. Perfetti i secondi quarantacinque minuti della ripresa, nel corso dei quali non sbaglia nulla, con un finale epico sui palloni alti.
CASASOLA 6,5: non compie la diagonale difensiva e lascia Forte libero di colpire di testa da favorevole posizione. Prova a riscattarsi in ripartenza ma lo spunto si esaurisce in un nulla di fatto, prima di conquistare palla e servire l’ottimo assist ad Anderson che è bravo a capitalizzare. Dai suoi piedi parte anche la verticalizzazione che consente ad Anderson di raddoppiare. Poco reattivo nello schermare il taglio di Johnsen, che sbaglia il tiro. Soffre le accelerazioni della neo entrata ala, ma tiene botta e prova anche a d offrire una soluzione di passaggio sulle azioni di rimessa.
CAPEZZI 6: prova a servire Tutino con un lancio improvviso ma il tracciante è leggermente lungo. Corre tanto, prova ad inserirsi appena ha l’opportunità, ma la sua prestazione è all’insegna di un utilissimo lavoro oscuro teso a conquistare palloni e a compiere provvidenziali falli tattici. Il corner conquistato nel secondo tempo è l’emblema della sua gara ricca di sostanza. Superficiale in un disimpegno che attiva la ripartenza del Venezia. Stanchissimo, lascia spazio nel finale a 88 CICERELLI 5,5: autore di un ottimo spunto di rimessa, ma colpevole nel non garantire la copertura sul gol veneto.
DI TACCHIO 6,5: subisce un esagerato cartellino giallo dopo pochi secondi, ma ne esce quasi fortificato finendo per far sue le seconde palle e conquistando punizioni in tutte le mischie della zona nevralgica del campo. Corre per due anche nella ripresa, sempre pugnace nella zona in cui si muove il pallone.
ANDERSON 8: trenta minuti di nulla esasperante, ma alla prima occasione ricorda di essere un valore aggiunto con un interno destro che lascia di sasso Lezzerini. Si ripete subito dopo verticalizzando per Tutino che colpisce il palo, ma lui segue e chiude l’azione con cattiveria e opportunismo. Esaltato dall’andamento della gara, si rende utilissimo anche in fase di non possesso. 68 KUPISZ 6: regala il suo concreto contributo dinamico in una fase delicata del match.
LOPEZ 6: resta bloccato e si limita ad essere concreto ed essenziale; scomposto l’intervento su Fiordilino che viene punito con una giusta ammonizione. Senza patemi il secondo tempo, poi esce per far posto a 69 VESELI 5,5: attento rispetto alle precedenti prestazioni, presidia la sua zona senza sbavature, prima di lasciarsi colpevolmente sorprendere alle spalle su un innocuo lancio veneto. Poi si riscatta spazzando via un paio di palloni insidiosi, prima di una nuova e letale distrazione che consente a Crnigoj di accorciare le distanze
TUTINO 6,5: lotta pur non riuscendo a trovare agibilità ed incisività, ma è bravo a scattare sul filo del fuorigioco e a calciare in porta, trovando la deviazione provvidenziale di Lezzerini sul palo, prima di esultare per la ribattuta vincente di Anderson. Dirompente l’accelerazione che costa il giallo a Bjarkason. 84 SCHIAVONE S.V.
DJURIC 6: nelle prime battute di gioco da’ un contributo importante in difesa sulle palle inattive, poi svetta e indirizza precisamente i palloni che giungono dalle sue parti. Solite difficoltà quando si tratta di mostrare qualche numero in più con il gioco di piede. 88 GIANNETTI 5: troppo superficiale la gestione dell’opportunità capitata sui suoi piedi, con il rischio di compromettere la conquista dei tre punti costruiti dai compagni.
ALL. CASTORI 7: nessuna novità di rilievo rispetto al passato, tanta solidità difensiva e squadra letale e cinica nelle ripartenze. Se l’evento si ripete spesso, il tecnico ha dei meriti indiscutibili.
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