Oggi alle 15 la Salernitana sarà di scena a Venezia. Ci presenta la sfida del “Penzo” dal punto di vista lagunare il collega Alessandro Ragazzo, de “La Nuova Venezia”.
Ciao Alessandro. Allora, che Venezia vedremo in campo oggi?
“Ciao. Vedremo un Venezia determinato che vorrà vincere in casa, dopo che le ultime due sfide di campionato sono terminate sullo 0-0. La squadra è in forma ed è in alto in classifica, quindi ha tutte le potenzialità per farcela“.
Venezia in piena zona playoff. Te lo aspettavi alla vigilia del campionato?
“Se devo essere sincero, non tanto. Sì, mi auspicavo un buon campionato dopo le ultime due stagioni travagliate, come quella di due anni fa che vide il Venezia retrocedere al playout con la Salernitana per poi essere riammessa in cadetteria dopo la mancata iscrizione del Palermo. La società ha messo in piedi una buona squadra, che però deve avere come obiettivo primario l’evitare qualsiasi rischio legato alla bassa classifica. Il merito di questo ottimo avvio è comunque ascrivibile all’allenatore“.
Ecco, il tecnico Paolo Zanetti. Quanto c’è del suo in questo Venezia?
“Guarda, dicono che l’allenatore conti il 20-30% nel rendimento di una squadra. Con Zanetti penso che questa percentuale sia leggermente superiore. C’è davvero parecchio del tecnico in questo Venezia. Non tanto dal punto di vista tattico, dato che la squadra scende in campo con lo stesso 4-2-3-1 adottato da Dionisi, quanto da quello della personalità. Zanetti vuole una squadra che faccia la partita e che non abbia paura di imporre il proprio gioco, sia in casa che in trasferta, ammesso e non concesso che questa differenza possa valere in un campionato disputato a porte chiuse“
Veniamo ai singoli. Ma quanto è forte…Francesco Forte?
“Tanto. Finalmente dopo diversi anni il Venezia è riuscito a trovare l’attaccante che gli mancava dopo diversi tentativi con i vari Litteri, Di Mariano, Capello e Bocalon. Ora è a secco da 3 gare, ma si tratta del classico attaccante che può far reparto da solo e che può creare pericoli in ogni momento della gara“.
Hai citato Bocalon. Come giudichi il rendimento di quest’ultimo, tra l’altro ex di turno?
“Bocalon è riuscito finalmente a sbloccarsi con la Reggina, però nella partita successiva si è divorato il gol della possibile vittoria a Cosenza. Gli occorre un po’ di continuità e di trovare il gol con più costanza per riuscire ad avere un buon rendimento. Poi, può tranquillamente agire come spalla di Forte e non solo come sua alternativa“.
Come è vista la Salernitana a Venezia? Che partita ti aspetti?
“Sarà una partita tosta che per me rappresenta un banco di prova per entrambe le squadre. Il Venezia affronta una formazione che per me può ambire alla promozione diretta in Serie A. La Salernitana, dal canto suo, se vuole rimanere a lungo in alto deve fare bene anche su un campo di una squadra in forma e che si trova nelle zone nobili della classifica. Mi aspetto una gara aperta, con anche diversi gol“.
Mi hai praticamente già risposto, ma ti rifaccio la domanda: credi che la Salernitana abbia i mezzi per competere fino alla fine per la promozione?
“Assolutamente. Parto dal presupposto che Salerno, vedendo certe piazze che sono adesso in Serie A, merita altamente di poter giocare il massimo campionato come piazza e tifoseria. Questo è poi un campionato anomalo per i motivi che tutti sappiamo. Se la squadra manterrà questa scia di risultati, l’entusiasmo che da sempre contraddistingue la piazza di Salerno, non vedo perché la Salernitana non possa competere con le varie Empoli, SPAL, Lecce“.
Hai toccato un tasto dolente, però, parlando di “entusiasmo”. Nonostante il primato in classifica, a Salerno, almeno per quanto riguarda la maggior parte della tifoseria, non si respira entusiasmo quanto diffidenza. Si teme, infatti, che prima o poi la multiproprietà tarperà le ali ai granata. Tu cosa ne pensi e cosa ne pensi in generale della multiproprietà?
“Vivendo a 700 km di distanza, non sono ovviamente a conoscenza del reale clima che si respira a Salerno. Sulla multiproprietà nel calcio, in linea di principio non sono d’accordo. Ma credo che ci voglia chiarezza a livello UEFA, altrimenti non si spiega perché Red Bull Salisburgo e Red Bull Lipsia abbiano potuto giocare contro in Europa League. In ogni caso, ripeto, la Salernitana ha tutti i mezzi per andare su“.
In conclusione un calciatore potenzialmente decisivo per parte.
“Per la Salernitana dico Tutino, mentre per il Venezia dico Aramu. Quest’ultimo è l’unico capace di accendere la scintilla nei lagunari. Posso essere assolutamente convinto che, se per assurdo Forte dovesse segnare 7 gol in una partita, Aramu farebbe 5 assist. Si tratta del valore aggiunto di questo Venezia“.
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Taccuino avversario – Ragazzo (La Nuova Venezia): “Venezia-Salernitana, banco di prova per entrambe. Salerno, piazza da Serie A”
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