Buongiorno e buona Domenica. Per addolcire queste giornate amare, caratterizzate ancora dall’emergenza sanitaria, la proposta del dolce, continua a primeggiare sull’alternativa salata.
Oggi ripercorreremo assieme le origini di una torta che risulta tanto versatile quanto buona, appropriata in ogni occasione: La CHEESECAKE.
Ne esistono infinite varianti, ma tutte hanno in comune una base fatta con biscotti secchi sbriciolati e burro, una farcia di crema al formaggio e una copertura legate alle preferenze personali (frutta, cioccolato, miele…)
Esistono convinzioni errate che, riconducono agli Stati uniti d’America la nascita di questa prelibatezza, ma, non è così. La cheesecake nasce in Europa, nello specifico nell’antica Grecia.
Fonti storiche raccontano di come già durante le Olimpiadi, gli atleti dell’isola di Delos usavano rifocillarsi con una torta a base di miele e formaggio di pecora, pasto energetico e calorico, per vivere ai massimi livelli le proprie prestazioni da atleti.
Poco si sa su come la torta al formaggio sia stata tramandata dal mondo antico a quello moderno.
Sicuramente l’espansione dell’impero romano fece propagare la ricetta in tutta Europa: divenne un dolce così diffuso da diventare la torta simbolo degli esperantisti, un gruppo di persone accomunate dall’uso dell’Esperanto, lingua antica creata per unire i popoli e facilitarne il dialogo.
La versione moderna della cheesecake, con base croccante e crema al formaggio, nasce, invece, a Philadelphia, sulle battute finali del 1800, grazie al produttore lattiero-caseario James L. Kraft.
Il lattaio riuscì a dare vita ad una crema al formaggio diversamente gustosa, diventata poi famosa in tutto il mondo con il nome di Philadelphia.
Questo formaggio spalmabile divenne l’ingrediente portante della moderna cheesecake, che si diffuse celermente, in primis, negli Stati Uniti e in Inghilterra.
Ad oggi la CHEESECAKE è diffusa in tutto il mondo, in tantissime varianti: cotta, oppure fredda, dolce e/o salata, con e senza glassatura.
La versione che oggi vi proporrò sarà fredda e con la farcitura ai frutti di bosco. Una realizzazione prelibata, più volte tesata con la mia amata sorellina Valentina, una grande ideatrice di dolci. Non posso che apprendere dalla maestria e dalla passione che la mia dolce metà impiega in cucina.
Grazie per l’attenzione che mi avete dedicato. Pongo un particolare saluto alla mia collaboratrice D’ECCELLENZA, ovvero, mia sorella VALENTINA PALUMBO.
Buon appetito e buona Domenica a tutti.
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