La nostra ‘Top 11’ settimanale, schierata con il modulo ‘4-4-2’, è la seguente:
PERISAN (PORDENONE): il successo dei ramarri friulani è anche figlio delle sue prodezze. Determinante in almeno tre occasioni, quando nega la gioia del gol a Forte, Johnsen e Di Mariano.
LISI (PISA): D’Angelo lo schiera a destra e la sua prestazione, impreziosita da una marcatura personale, si conferma volitiva ed incisiva.
PERTICONE (CITTADELLA): in Veneto sta vivendo una seconda giovinezza calcistica. Contro l’Ascoli ha esibito tenacia difensiva ma anche giocate importanti nei pressi dell’area marchigiana.
MECCARIELLO (LECCE): entra a gara in corso, sostituendo Dermaku, e offre un notevole apporto alla causa difensiva dei salentini. Ben appostato sulla linea di porta, neutralizza un pallone destinato a terminare la sua corsa in fondo alla rete, prima di sporcare, con un tackle energico, il tiro a colpo sicuro degli attaccanti reggini.
PARISI (EMPOLI): favorito dall’inconsistenza della catena di destra granata, il giovane fluidificante irpino sembra una lama che penetra senza difficoltà nel burro difensivo campano. Costantemente protagonista, realizza un gol nel primo tempo e sfiora il secondo nella ripresa.
CICIRETTI (CHIEVO VERONA): autore di un match notevole, al punto da ricordare il calciatore, spesso decisivo, ammirato qualche stagione fa. Il suo educato piede mancino non è mai banale nelle giocate: un gol, un palo e tanta creatività al servizio della squadra clivense.
STULAC (EMPOLI): il metronomo sloveno è un condensato di grinta e regia illuminata, ma anche rabbioso nel calciare il pallone che supera Belec e mette in discesa il match contro la Salernitana.
RICCI (EMPOLI): ha solo diciannove anni ma gioca con la personalità di un veterano. Impiegabile sia da metodista che da mezz’ala di quantità e qualità, il ragazzo annienta il centrocampo granata con una prestazione intrisa di dinamismo, inserimenti offensivi ed intensità atletica. Realizza il gol del vantaggio e non porta a casa la doppietta solo grazie ad un intervento provvidenziale di Belec.
VALERI (CREMONESE): autentico padrone della fascia mancina lombarda, gran parte delle azioni offensive grigiorosse partono dalle sue dirompenti incursioni che annichiliscono l’assetto difensivo pescarese.
DE LUCA (CHIEVO V.): scende in campo accompagnato dalla volontà di farsi rimpiangere dalla sua ex squadra. Prestazione da centravanti di vecchio stampo, densa di giocate efficaci e variegate nei sedici metri liguri, ma anche nobilitata da tanti palloni protetti con la sua fisicità e smistati ai compagni che giungono dalle retrovie. Realizza la rete che mette al sicuro il successo dei gialloblù.
GYTKJAER (MONZA): il trentenne centravanti danese conferma di non voler recitare un ruolo di secondo piano all’interno dell’organico brianzolo. Ha il merito di confezionare l’assist che consente a Barillà di andare in porta e, soprattutto, di segnare con una chirurgica saetta scagliata dai venticinque metri.
ALL.DIONISI (EMPOLI): la sua macchina da guerra, quasi perfetta, annienta la Salernitana con una prestazione intrisa di podismo, intensità atletica ed agonistica, oltre ad essere caratterizzata da una proposta offensiva imprevedibile e terribilmente efficace.
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