La gara con la Reggina e la chiusura del mercato invernale sono vicine. Lunedì sera sarà tempo di bilanci e verdetti. La Salernitana ha chiuso la prima parte di stagione in alta quota ed “ha tutto per centrare i playoff”, sostiene Enzo Faccenda, presidente della Figc di Salerno e provincia.
La vittoria con il Pescara ha chiuso la crisi granata?
“E’ stata indubbiamente una vittoria importante. Bisognava conquistare i tre punti dopo tre sconfitte di fila e la missione è stata centrata. D’altro canto, però, è una partita che fa testo fino ad un certo punto perché bisogna riconoscere che il Pescara, almeno per quello che si è visto sabato scorso all’Arechi, sia ben poca cosa”.
Servono altre conferme, dunque?
“Sicuramente nel calcio bisogna sempre dimostrare e confermarsi. Non ci si può fermare mai. In linea di massima, non si può che dire grazie a Castori ed alla squadra per quanto fatto nel girone di andata. 34 punti in classifica sono tanti e bisogna riconoscere che rappresentano un bottino che pochi, se non nessuno, attribuiva ai granata dopo il girone di andata”.
Tuttavia, per tornare alle premesse di cui sopra non ci si può fermare qui…
“Ora comincia il girone di ritorno ed anche la Salernitana è chiamata a confermarsi come tutte le squadre che sono ai primi posti della classifica”.
Per quali obiettivi, secondo lei?
“A mio giudizio la Salernitana potrà centrare i playoff senza grossi problemi. La squadra ha una sua identità ed una sua filosofia di gioco e, salvo quel momento di difficoltà attraversato recentemente, ha avuto anche una certa continuità di risultati per cui credo possa far bene anche nel girone di ritorno”.
Playoff alla portata anche senza colpi di mercato?
“Io sto con Castori su questo punto. A gennaio è difficile piazzare grandi colpi, sia perchè nessuno vuole fare follie sia perchè chi ha i giocatori bravi se li tiene. Se sul mercato di B tengono banco ancora i nomi di Ardemagn, Trotta ed altri che da tempo non fanno la differenza, vuol dire che grandi attaccanti da prendere sul mercato italiano non ve ne siano. L’unica opzione possibile sarebbe pescare all’estero un potenziale campione, ma in Italia, se i nomi sono i soliti noti, non vedo grandi opportunità”.
Si parla di Pettinari che Castori ha già allenato: potrebbe essere un nome buono per la Salernitana?
“Se le cifre sono quelle che leggo in giro, onestamente fossi nella Salernitana lascerei perdere. Pettinari ha fatto bene a Trapani, ma se l’operazione dovesse essere così onerosa come si legge, almeno stando alle intenzione del Lecce e del calciatore, non la chiuderei. A quel punto, darei fiducia a Giannetti, partendo dal presupposto che Djuric e Tutino sono una buona coppia”.
Come valuta il ritorno di Kiyine?
“Onestamente non so se sia il calciatore adatto per Castori. Se è quello un po’ indisciplinato, che perde spesso palla per tentare il dribbling costringendo la squadra a rinculare precipitosamente, allora troverà spazio. Può darsi che Castori riuscirà a disciplinarlo ed in quel caso sarebbe un calciatore in grado di dare un buon apporto. Dipenderà dalla testa e dalle motivazioni”.
Lunedì si va in campo. Come vede la gara con la Reggina?
“Insidiosa come tutte, ma allo stesso tempo alla portata. La Salernitana deve tornare a fare punti in trasferta, la Reggina ha fin qui avuto difficoltà in casa. Non mi stupirei se maturasse un pareggio”.
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