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Plusvalenze Salernitana-Lazio, Lotito sotto esame in Lega B

Il co-patron granata finisce sotto i riflettori per le tante operazioni condotte sottotraccia tra Roma e Salerno: Cicerelli solo tra gli ultimi di un lungo elenco

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Colpo basso per il co-patron granata Claudio Lotito. Come riportato dall’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, il tema plusvalenze tra la Lazio e la Salernitana è stato argomento di forte discussione durante l’ultima assemblea di Lega B, tenutasi l’altro ieri. Una questione significativa per gli altri 19 presidenti cadetti, che di fronte a Balata hanno ribadito come le diverse operazioni condotte sottotraccia dalle due società di Lotito possano rappresentare un mezzo di concorrenza sleale, soprattutto considerando i paletti economici concordati dai club di B. Il riferimento va ovviamente alle tante operazioni che hanno visto i calciatori della Salernitana passare in biancoceleste con valutazioni del cartellino piuttosto “generose”: si pensi in termini recenti a Cicerelli, Morrone e Novella, dalle cui cessioni la Salernitana avrebbe maturato circa 6 milioni di euro, ma anche a Casasola e Sprocati, riavvolgendo ulteriormente il nastro. Il tutto senza dimenticare Akpa Akpro, gioiello del centrocampo granata rilanciatosi a Salerno e poi scippato alla causa del cavalluccio per fare da rinforzo alla corte di Inzaghi.

La questione è stata sollevata da diverse società concorrenti della Salernitana, ed è chiaro che tali manovre – da sempre giudicate da Lotito come “un aspetto positivo” e una boccata d’ossigeno per le casse del cavalluccio – verranno con ogni probabilità poste all’attenzione degli organi competenti. Ad ogni modo, la vicenda rappresenta un colpo negativo per la credibilità del co-patron in sede di politica calcistica, e, ovviamente, non fa altro che peggiorare ulteriormente un rapporto ormai già di totale distacco con la tifoseria dell’ippocampo. Il tutto tenendo presente, inoltre, che anche la torcida biancoceleste ha espresso ormai da tempo la sua disapprovazione per il cordone ombelicale tra la città d’Ippocrate e la Capitale.

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