Gradito ospite della trasmissione “Notti di calciomercato”, in onda sulla pagina Facebook di Solosalerno.it, è stato Antonello Placanica, direttore del periodico Forza Reggina, che ha commentato su diversi temi in ottica Reggina-Salernitana di domani sera. Questo un sunto dei suoi interventi:
Sulle multiproprietà nel calcio: “Io ho una visione piuttosto romantica del calcio. Non approvo le multiproprietà, ma perché per me una squadra di calcio non è solo un oggetto di business, ma è una rappresentazione del territorio. Non è pensabile che le squadre di realtà come Salerno o come Reggio Calabria vengano gestite da chi non ha nulla a che spartire con le città, a maggior ragione se queste persone gestiscono già società di calcio in categorie superiori. Io vorrei sempre che la mia squadra sia amministrata da persone che siano legate al territorio, anche a costo di militare in campionati non altissimi come livello, fermo restando che non è possibile che città come Salerno, Reggio Calabria e Bari non siano in grado di esprimere qualcuno che possa garantire la gestione delle società almeno fino alla Serie B“.
Sui rapporti tra la maggior parte dei tifosi della Salernitana e la società: “Distacco? Non arrivo a dire questo, ma che ci sia almeno un certo raffreddamento è evidente. Lotito è arrivato a Salerno in una situazione di difficoltà societaria e, piano piano, da salvatore della patria si è trasformato in un peso“.
Sul discorso plusvalenze: “Non giriamoci intorno, da parecchi anni vi sono società non legate tra loro da una multiproprietà che su questo discorso delle plusvalenze ci giocano pesantemente. Recente un affare tra Juventus e Genoa, ad esempio, che potrebbe interessare anche la Reggina. Per tacere dei giocatori del settore giovanile che vengono ipervalutati senza aver neanche mai giocato in un campionato professionistico“.
Sul mercato della Reggina: “Penso che sia evidente che, fin dalla gara d’andata con la Salernitana, alla Reggina manchi un attaccante centrale. Montalto? La Reggina aveva in rosa attaccanti lo scorso anno che hanno segnato molto di più di Montalto e li ha ceduti perché non ritenuti all’altezza della Serie B, sostituendoli con attaccanti provenienti da campionati stranieri. Poi è stato acquistato il quarto portiere, diversi centrocampisti per far numero che portano a 50 il numero dei calciatori acquistati dalla Reggina. Però la priorità dell’attaccante di categoria non è stata ancora soddisfatta e non è certo una punta prelevata dalla Serie C – e che ha cambiato 15 squadre in 13 anni – che potrà risolvere il problema. Iemmello? Era stato avvicinato alla Reggina perché l’aveva avuto Baroni, ma penso andrà al Frosinone anche per motivi personali. Trovo strano, diciamo così, comunque che se fino a pochi mesi fa c’era la fila per venire a giocare alla Reggina, ora sta accadendo l’esatto al contrario. Sta cambiando il vento da questo punto di vista“.
Su Menez: “Menez ha avuto un problema fisico grosso perché una distrazione per un giocatore come lui non è di poco conto, tra l’altro si è sacrificato nell’ultima partita con Toscano in panchina, giocando quando non era in grado di farlo solo per salvare la panchina al proprio tecnico. Attualmente, non ha nelle gambe più di 30 minuti a gara. Però devo dire di non aver mai visto a Reggio Calabria, anche negli anni di Serie A, un calciatore con la sua facilità di palleggio. Quando gioca, la Reggina parte con il risultato di 1-0 a favore perché, se non segna, fa segnare un suo compagno. Poi, sono gli altri 10 deputati a mantenere il vantaggio. E ve ne sono di esempi del genere: con la Salernitana all’andata, col Pescara, col Pisa, col Frosinone“.
Su come è considerata la Salernitana a Reggio Calabria: “Della Salernitana abbiamo rispetto sia per la rosa che per la posizione che occupa in classifica. La Reggina se la può giocare con tutti quando è in condizioni fisiche accettabili, purtroppo ha il problema atavico che nell’ultima mezz’ora sparisce letteralmente dal campo ed è un problema che neanche Baroni è riuscito a risolvere“.