La stagione della Salernitana dei record, la 1997/1998. La compagine allenata da Delio Rossi demolì il campionato di Serie B tornando in Serie A dopo 51 anni dopo la sua unica presenza. Un passaggio importante di quel torneo avvenne il 22 febbraio 1998.
La Salernitana era di scena allo stadio “Giglio” di Reggio Emilia (che bello chiamarlo così) contro una squadra che originariamente aveva, da neo-retrocessa, i favori del pronostico per un pronto ritardo in massima serie. Invece, la Regia in quella stagione non partì con il piede giusto e ci fu un avvicendamento in panchina con Oddo sostituito da Varrella, in un curioso incrocio tra il fresco passato e il futuro prossimo della Salernitana. Un avvicendamento che stava portando frutti. In tredici partite, la Reggiana guidata dal tecnico di Bellaria Igea Marina aveva conseguito 28 punti che sommati ai soli 5 conseguiti da Oddo nelle prime otto giornate, vedevano gli emiliani quarti in classifica con 33 punti, assieme a Perugia e Torino.
A quel 22 febbraio 1998, la Salernitana arrivava al comando della classifica in condominio col Venezia con 44 punti e affrontavano una formazione in palla, reduce da 6 risultati utili consecutivi. L’impegno, insomma, non era dei più agevoli.
Anche perché, complici diverse assenze, Rossi rivoluzionò la formazione. Giacomo Tedesco venne impiegato nel tridente offensivo con Artistico e Di Vaio, mentre Galeoto venne spostato in mediana, completata da Breda e Rachini. E mai spostamento fu più opportuno.
Al 54′ di quella sfida, infatti, Galeoto arpionò una palla a uscire dall’area della Reggiana e calciò in porta di destro. La sfera venne deviata da Filippo Galli, ex gloria del Milan, che innescò una parabola sulla quale il portiere reggiano Beniamino Abate non potè proprio fare nulla. Una perla. Un giglio allo stadio “Giglio”, l’unica di Ciccio con la maglia della Salernitana. Un giglio da 3 punti pesantissimi in chiave promozione.
Il Giro Granata – 22/02/1998, a Reggio Emilia un “Giglio” di Galeoto
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