Questa sera la Salernitana sarà di scena a Reggio Emilia contro la Reggiana. Ci presenta l’ambiente della “Città del Tricolore“, il collega Roberto Tegoni della Gazzetta di Reggio e radiocronista delle partite della Reggiana per Radio Reggio.
Ciao Roberto. Allora, che Reggiana vedremo in campo stasera?
“Ciao. Vedremo una una Reggiana che sta riconquistando fiducia nei suoi mezzi, integrati da un mercato di riparazione veramente all’altezza. Senza gli infortunati Ardemagni e Rossi, si perderà qualcosa in termini di qualità, che spero venga sopperita dallo spirito battagliero che serve per ottenere la salvezza“.
Sei soddisfatto del campionato della Regia fino a questo punto?
“La Regia è una squadra che dovrà lottare fino all’ultimo minuto dell’ultima partita per ottenere la salvezza, fosse anche ai playout. Quindi sì, guardando la classifica non posso che essere molto soddisfatto“.
Ti aspettavi di più dal mercato di gennaio?
“Sul valore tecnico di Del Pinto, Ardemagni, Siligardi e Laribi, ovviamente, non si discute. Yao è stata finora una bella sorpresa. Sono giocatori che a gennaio erano fermi da un po’ e onestamente temevo per la tenuta atletica nel medio termine. Tuttavia, si stanno dimostrato ingaggi veramente ottimali a una rosa oggettivamente poco esperta come quella granata costruita in estate“.
A proposito di rinforzi del mercato di gennaio, quanto peserà l’assenza di Ardemagni?
“Beh, basta il suo curriculum per impensierire le difese avversarie. La sua assenza peserà sicuramente, ma la forza della Reggiana sta anche e soprattutto nei suoi centrocampisti“.
E quanto influirà sulla partita quanto NON successo all’andata?
“Se Reggiana-Salernitana fosse un quadro, quanto non successo all’andata peserebbe solamente nella sua cornice. Il “dipinto” credo non ne risentirà“.
La Salernitana un girone dopo: ti aspettavi i granata nelle zone nobili della classifica? Può competere almeno per i playoff?
“E per cosa dovrebbe competere? Ha una rosa di assoluto valore con un allenatore esperto, vecchio lupo della categoria. Certo che me l’aspettavo lassù“.
A Salerno, nonostante tutto, l’entusiasmo è smorzato dalla vicenda multiproprietà. Si teme che, prima o poi, ci sarà il freno a mano tirato. Tu cosa ne pensi? Pensi che sia arrivato il momento di chiarire il tutto o allargando le maglie della multiproprietà (consentendo, quindi, a Mezzaroma di rilevare l’intero pacchetto azionario) o di abolirla del tutto?
“Le parentele non si aboliscono, così come le ombre che potrebbero portarsi appresso. Penso che avere una proprietà forte come quella della Salernitana sia un lusso in questo mondo del calcio. Tuttavia, capisco le voglie degli sportivi granata, ma mi permetto un suggerimento non richiesto alla piazza di Salerno: meglio una B in queste condizioni, che 20 anni di Serie C senza uno straccio di speranza di salire“.
In conclusione, un calciatore potenzialmente decisivo per parte.
“Tutino mi sembra viva un buon momento. Sponda Reggiana, dico che Mazzocchi ha ritrovato minuti e fiducia”.
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