Al termine della seduta di rifinitura, il tecnico della SPAL, Pasquale Marino, in conferenza stampa ha presentato la prossima gara di campionato di domani, che vedrà gli spallini affrontare la Salernitana allo stadio “Arechi” alle ore 19. Queste le parole dell’ex tecnico, tra le altre, del Catania alla vigilia del match:
«L’allenatore è sempre esposto alle critiche, e questo lo si sa. I risultati non stanno arrivando, ed è giusto che ci siano. Spero, però, che siano sempre critiche fatte per il bene della SPAL, e non per simpatie o antipatie particolari. Ho qualche capello bianco e qualcosa l’ho imparata, quindi so quando c’è premeditazione o meno. In venti giorni ci si è dimenticati da dove e come siamo partiti e a quante volte abbiamo dovuto cambiare assetto tattico per far fronte alle assenze. In venti giorni pare sia stato cancellato tutto il lavoro precedente. Dobbiamo remare tutti nella stessa direzione perchè questo aiuta tutti a livello psicologico. Detto ciò, non possiamo attaccarci a ciò che viene detto da qualcuno. I forti sono quelli che sanno rialzarsi, non quelli che non cadono mai.»
Sull’incontro avvenuto con gli ultras nella giornata di ieri: «Devo dire che è stato un incontro positivo, perchè si è capito che chi è venuto ci teneva al bene della SPAL. I tifosi si sono posti con educazione e rispetto, chiedendo impegno per la maglia. Chi ha orgoglio e dignità deve ascoltare le loro parole e ricavare uno stimolo in più. A prescindere, ieri è stata una giornata produttiva, in cui abbiamo analizzato tutto e i ragazzi hanno parlato tra di loro. Abbiamo discusso e cercato di badare al sodo, per metterci più agonismo e cattiveria. Qualche lacuna caratteriale l’abbiamo avuta, su questo non ci piove, ma ora è tempo di cambiare.»
Sulla Salernitana: «La priorità è di fare la prestazione e aumentare l’attenzione, perchè purtroppo paghiamo quei dieci minuti di blackout totale che anche tante altre squadre hanno. Dobbiamo alzare il livello di attenzione e e la cattiveria in fase di non possesso, perchè è questo che ci sta rendendo la vita difficile. In fase di possesso, invece, dovremo essere più concreti e meno leziosi. La Salernitana va molto in verticale sulla fisicità di Djuric e sugli inserimenti di Tutino e Coulibaly. Fanno grande affidamento sulle seconde palle, con poco palleggio, però sono efficaci nel ribaltare l’azione e con quello hanno costruito il loro campionato.»