Questa sera la Salernitana sfiderà la SPAL in una partita valida per la 26/a giornata di Serie B 2020/2021. Ci presenta l’ambiente ferrarese il collega Francesco Mattioli, della testata Lo Spallino.com.
Ciao Francesco. Allora, che SPAL vedremo martedì in campo all’Arechi?
“La SPAL si appresta ad affrontare la trasferta di Salerno nelle peggiori condizioni possibili, di classifica, di risultati e a livello mentale. Serve una risposta, quantomeno in termini di prestazioni perché le ultime sono state davvero deficitarie, sia in termini di gioco espresso che di sensazioni lasciate a chi ha visto giocare i biancazzurri“.
Quanto psicologicamente potrà influire il duro ko interno con la Reggina?
“Il pesante KO al Paolo Mazza incassato contro la Reggina può essere la classica goccia che fa traboccare il vaso. Delle due l’una: o la SPAL, trovandosi sostanzialmente spalle al muro, reagisce cercando di dare un segnale di risveglio dallo stato semi-comatoso in cui si trova, oppure non riesce a frenare la propria caduta libera, le cui prime avvisaglie si sono viste più di un mese fa in quel di Cremona“.
Potrebbe addirittura essere l’ultima partita di Marino alla guida della SPAL o la società ha piena fiducia nel tecnico?
“Se non ci sarà niente di nuovo sul fronte occidentale credo proprio di sì, al più tardi l’esonero potrebbe arrivare dopo la partita con il Pescara. Le prossime due partite saranno due esami fondamentali per Marino, la cui posizione sulla panchina della SPAL è sempre meno salda dal momento che sulle casse biancazzurre non pesa più l’ingaggio di Leonardo Semplici, fresco della firma con il Cagliari“.
Ranieri ci sarà o sarà “diplomaticamente” tenuto a riposo, considerato quanto accaduto all’andata?
“Visto il fallimento dell’esperimento della difesa a quattro, le non numerose alternative e la recente scarsa affidabilità di Vicari e Tomovic ci sono buone probabilità di vedere giocare Ranieri come terzo centrale di sinistra, sempre che abbia smaltito l’otite che l’ha costretto al forfait con la Reggina. Adesso come adesso alla SPAL serve come il pane un po’ di temperamento“.
Ritieni che ci siano ancora i margini per inseguire la promozione diretta?
“Sì, ma deve cambiare qualcosa, e anche abbastanza in fretta perché se si guardano solo le partite dell’ultimo periodo la faccenda si complica parecchio. Certo che con tredici giornate ancora da giocare e trentanove punti a disposizione recuperarne sei alla seconda in classifica non è impensabile nel corso di un campionato imprevedibile come quello di Serie B“.
La Salernitana un girone dopo: ti aspettavi i granata in alto in classifica a questo punto del campionato?
“Non mi stupisce perché la Salernitana si è dimostrata una squadra solida e quadrata, costante e pragmatica, frutto di una rosa allestita per cercare di rispecchiare al meglio le idee di calcio del tecnico“.
Domanda maliziosa: da osservatore esterno, questa Salernitana in alto potrebbe far pensare che per quest’anno Lotito abbia dato il via libera? Cioè, ha già pronta la soluzione in caso di – per noi, ovviamente – auspicato salto di categoria?
“Domanda abbastanza difficile (ride; ndr). Sperei – in primis – per i tifosi della Salernitana, per il calcio e per lo sport in generale che non ci sia un piano architettato dietro che vada a inficiare a posteriori una stagione molto positiva“.
In conclusione, un calciatore potenzialmente decisivo per parte.
“Per quanto riguarda la SPAL sicuro Valoti, l’unico che sembra in grado di fare la differenza in questo momento non particolarmente entusiasmante della stagione. Per la Salernitana vado sul sicuro e dico Tutino“.
Taccuino avversario – Mattioli (Lo Spallino.com): “SPAL, serve una svolta. E Marino si gioca la panchina. La Salernitana non mi stupisce e per il bene del calcio e dello sport…”
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