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“Punto importante a Cittadella, con Brescia e Lecce in palio la promozione diretta”

Ripartire dal pareggio di Cittadella per puntare al salto di qualità. Brescia e Lecce tappe decisive, secondo il presidente Faccenda, nella corsa alla promozione diretta

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rubrica Enzo Faccenda
rubrica Enzo Faccenda
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La Salernitana si è confermata squadra ostica e dalla difesa granitica anche nelle ultime due gare, ma ha anche confermato di non essere troppo incisiva nell’area di rigore avversaria. Dopo il pareggio di martedì a Cittadella, i granata si preparano ad una importante gara interna con il Brescia che farà da preludio alla sosta. E, alla ripresa, ci sarà l’ostacolo Lecce. Il momento è delicato e decisivo. Ne è convinto il presidente provinciale della Figc, Enzo Faccenda, che archivia con soddisfazione il punto e la prestazione di martedì sera.

Della gara di Cittadella quali segnali ha tratto?

“Innanzitutto, dobbiamo sottolineare come la Salernitana sia stata brava a reagire sul piano emotivo e del gioco. Mi spiego: con il Cosenza la squadra aveva deluso e non era facile dopo tre giorni affrontare in trasferta una diretta concorrente. Merito a Castori ed alla squadra per aver saputo interpretare in maniera quasi perfetta una partita molto difficile. La caratura dell’avversario non è affatto da sottovalutare. Il Cittadella aveva spaventato l’Empoli e battuto agevolmente il Pisa prima di incontrare la Salernitana”.

La prova dei granata è stata confortante, dunque. In che cosa in particolare?

“Sicuramente va posta l’attenzione sull’ottima tenuta difensiva della squadra che continua a non subire gol. Non è poco e questo aspetto merita di essere rimarcato. Il Cittadella ama giocare in velocità, scambiare con tocchi di prima il pallone e tutto questo contro la Salernitana si è visto molto poco. Il centrocampo granata ha retto benissimo. Voglio spendere una parola in più per Capezzi che sta svolgendo un lavoro oscuro ma molto prezioso e che sta dando finalmente continuità alle sue prestazioni. E’ un’ottima notizia per Castori perchè si tratta di un elemento che col Crotone si era imposto come uno dei mediani più forti della B. La difesa è solida, attenta, compatta”.

L’altra faccia della medaglia è la sterilità offensiva, però.

“E’ un altro dato di fatto, ma non mi sento di dare ragione a chi sostiene che bisognerebbe riversare in campo tutta la qualità di cui Castori dispone. Se alcuni calciatori, faccio l’esempio di Kiyine ed Anderson, hanno un minutaggio limitato, vuol dire che il tecnico sa cosa possano dare e cosa possano togliere in termini di equilibri complessivi. Anche perchè c’è un altro aspetto da considerare…”

Prego…

“La Salernitana non ha attaccanti molto prolifici ed in grado di inventare quasi dal nulla il gol. Il Lecce, tanto per fare un esempio, non ha solo Coda, che è un centravanti fortissimo e che a Salerno conosciamo benissimo, ma anche un certo Pettinari o altri ancora che lo supportano e gli rendono anche più facile la vita in zona gol. Djuric, a mio avviso, è un attaccante molto intelligente e la sua presenza è fondamentale, ma intorno a lui non vedo elementi capaci di spaccare le partite. Speriamo che Tutino ritrovi la vena di qualche tempo fa”.

Domenica c’è il Brescia, una squadra in grande forma. E’ una partita insidiosa?

“Come tutte in questo campionato. Il Brescia sta recuperando posizioni in classifica ed ora punta ad agganciare la zona playoff. Ha buoni calciatori e si sta ben comportando anche sul piano difensivo da qualche settimana in qua. La Salernitana dovrà provare a vincere per poi presentarsi nelle migliori condizioni alla gara col Lecce che, a mio avviso, sarà decisiva”.

Secondo lei, la Salernitana che traguardo deve porsi?

“Lo sapremo proprio dopo le prossime due partite. Bisogna battere il Brescia e poi preparare al meglio la partita di Lecce. In caso di vittoria in Salento, la squadra di Castori sarebbe di diritto da considerarsi come una delle più accreditate aspiranti al secondo posto ed alla promozione diretta”.

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