Con il 30° turno del campionato di Serie B andato in archivio, ecco la nostra “Top 11” di giornata, schierata con il 3-4-1-2.
NICOLAS (Reggina): Passa un minuto e deve già volare, facendo felici i poveri fotografi costretti a prendersi acqua e vento. Poi a fine primo tempo salva su Ciciretti, allungandosi come “mister Fantastic”. Il pari è soprattutto suo… e dell’immortale German “El Tanque” Denis.
BOGDAN (Salernitana): realizza il gol del vantaggio, subito dopo ci riprova e sfiora la doppietta. In fase difensiva è concentrato ed aggressivo, stoppando sul nascere le rare e velleitarie sortite offensive bresciane. Puntuale anche nella ripresa, durante la quale mette una toppa alle rare smagliature difensive del pacchetto arretrato. Match winner.
CASALE (Empoli): Primo gol in Serie B per il giovane difensore di origini veronesi. Un gol che certamente ricorderà a lungo e che, soprattutto, permette alla sua squadra di prendere il largo in classifica. Una soddisfazione pienamente meritata per un calciatore arrivato ad Empoli in punta di piedi, ma che è riuscito a ritagliarsi il suo spazio a suon di prestazioni importanti.
CIONEK (Reggina): Sempre attento sui palloni pericolosi in area, come in occasione del colpo di testa di Bertagnoli che toglie letteralmente dalla porta sull’ultima occasione capitata al Chievo. Fuori categoria.
MALEH (Venezia): Tanta corsa, tante grandi giocate e tantissima fase difensiva. È mancato solo il gol in un partita eccellente, sua personale e di squadra.
VARONE (Reggiana): La rabbia con la quale scarica in porta il destro del pareggio, il terzo gol stagionale e il secondo alla sua ex squadra, è la voglia di dimostrare come questa Reggiana sia viva e continui a non mollare. Proprio come lui che, come accade spesso, è il primo a suonare la carica e a mordere le caviglie agli avversari.
TACHTSIDIS (Lecce): Al rientro da titolare dopo diverse settimane, risponde sul campo a chi nutriva dubbi su di lui sfoderando una grande prestazione condita da numeri d’alta classe come gli assist che offre nel finale prima a Mancosu, e poi a Rodriguez in occasione del terzo gol leccese.
CRECCO (Cosenza): Parte facendo “il diavolo a quattro” sulla sinistra, correndo instancabilmente da una parte all’altra. Timbra un assist e un altro cross sul quale Gliozzi centra due pali. Esce poi per un problema fisico, e la sua mancanza si fa sentire… eccome.
ARAMU (Venezia): Tripletta d’autore per il fantasista veneto, vero e proprio mattatore della gara del “U-Power Stadium”. Una gara in cui l’ex Siena mette in mostra il suo intero repertorio: un gol di sinistro a giro, uno con il destro a scavalcare il portiere e un calcio di rigore magistrale. Non si risparmia neanche in fase difensiva, in cui risulta determinante in almeno un paio di circostanze. Decisivo.
DENIS (Reggina): A 40 anni, come spesso accaduto, deve dare la sveglia a tanti compagni sottotono e incapaci di reagire. Entra e segna col suo marchio di fabbrica: un colpo di testa in tuffo che non dà scampo a Semper. Una rete di vitale importanza e che regala ai suoi un insperato pareggio. Immortale.
CODA (Lecce): 20 gol in 29 partite di cui 8 doppiette e 7 assist. Numeri che, evidentemente, non avrebbero bisogno di ulteriori commenti. Stringe ancora i denti dopo i problemi ad un polpaccio, giocando un primo tempo in chiaroscuro, ma mettendo a segno la prima occasione che gli capita nella ripresa. Fallisce un rigore ma non si scompone, realizzando la sua personale doppietta un minuto dopo da vero bomber. Semplicemente devastante.