Buongiorno e bentrovati carissimi lettori. Oggi,Domenica delle Palme, ci anticiperemo nella stesura di una della ricetta caratteristiche delle festività di questo periodo.
A Pasqua ci nutriamo di tradizioni e le tradizioni si nutrono di simboli, uno di questi è proprio IL CASATIELLO, una torta salata ricca di ingredienti che lo rendono unico nel suo genere.
Le origini di questa bontà sono molto remote, risalgono alla realtà napoletana, quando la stessa, era stata in un primo momento di dominazione greca e, successivamente, è stata di stampo romano.
Il nome Casatiello deriverebbe dal termine latino “caseus” che tradotto significa “formaggio”, alludendo alla cospicua quantità dello stesso all’interno del rustico. Nel tempo, il sostantivo sarebbe stato “napoletanizzato” con la parola “caso”, dal quale prende il nome la torta rustica, ricordando “del piccolo pane ripieno al formaggio”. Infatti, la realizzazione di questo manicaretto, sarebbe molto simile alla preparazione del pane, tant’è vero che, il procedimento si differisce prettamente nella selezione degli ingredienti che vengono aggiunti durante la fase di lievitazione, alla base dell’impasto, ovvero: strutto, cicoli, salumi vari e formaggio.
La forma che contraddistingue il Casatiello è cilindrica, alla sua estremità, inoltre, sono poste delle uova fresche, che vengono cotte assieme al rustico, fino a diventare sode. Queste sono racchiuse in una sorta di croce e, proprio le uova, infatti, simboleggiano la RINASCITA.
Spesso si è soliti confondere il Casatiello con il Tortano, la linea è sottile, ma in verità la differenza c’è: mentre il Casatiello lo riconosciamo dalle uova sode incastonate, nel Tortano le uova sode sono tagliate e inserite all’interno dell’impasto.
In conclusione, una simpatica parentesi relativa al Casatiello è rappresentata da un modo di dire, sorto proprio dalla pesantezza – diventata proverbiale – della torta salata in questione, nata per definire una persona tendente ad essere pedante, verbosa e noiosa, questa è racchiusa nell’espressione:“‘I che Casatiell ca si”! Quindi, quando si vuole rendere nell’immediato l’idea dell’intolleranza nei riguardi di chicchessia, lo spunto suggerito può risultare utile, pratico e diretto.
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