Dopo aver battuto Donnarumma nel match vinto contro il Brescia prima della sosta, la Salernitana incrocia sul suo cammino un altro grande ex granata. Quella di domani sera a Lecce, infatti, sarà una gara a dir poco speciale per Massimo Coda. L’attaccante metelliano, trascinatore della formazione di Corini e capocannoniere del campionato cadetto con 20 gol all’attivo, ha lasciato certamente ricordi indelebili a Salerno nel suo biennio in maglia granata. Quella del classe ’88 è stata un’esperienza che, seppur avara di buoni risultati sportivi, ha riservato all’attuale numero 9 giallorosso grandi soddisfazioni individuali, concedendogli la possibilità di rilanciarsi dopo l’infortunio al crociato rimediato con la maglia del Parma.
Rimasto svincolato dopo il fallimento del club emiliano, Coda arrivò a Salerno nell’agosto 2015, aprendo la sua esperienza granata in maniera tutt’altro che semplice, soprattutto a causa della lunga inattività. A lungo andare, però, i due anni in granata si sarebbero rivelati magici dal punto di vista personale: il bomber campano segnò 17 reti nel 2015-2016, contribuendo alla salvezza ai playout della formazione allenata prima da Torrente e poi da Menichini; inoltre, Coda compose insieme a Donnarumma una coppia di gemelli del gol capace di raggiungere quota 30 marcature.
L’attaccante cavese fu protagonista anche nel 2016-2017, anno in cui mise a segno 16 reti, risultando l’uomo più importante in un’annata – quella avviata da Sannino e conclusa da Bollini – che vide l’ippocampo chiudere al decimo posto. Nell’estate del 2017, poi, la chiamata del Benevento, ed un addio quasi inevitabile, con la grande chance in Serie A. Un’occasione che il bomber trentaduenne si è costruito a suon di gol a Salerno, e che probabilmente non sarebbe mai più capitata.
Adesso, ad ormai quattro anni di distanza dal periodo all’ombra dell’Arechi, Coda va nuovamente a caccia della massima serie, con un’altra maglia giallorossa addosso. E la partita di domani, in ottica promozione diretta, rappresenta uno scontro diretto fondamentale tanto per la Salernitana quanto per i salentini. Un match nel quale, peraltro, Coda cercherà il suo primo gol da ex contro il cavalluccio: nei cinque precedenti (i quattro da giocatore della Strega e la gara d’andata terminata 1-1 all’Arechi), l’attaccante infatti è sempre rimasto a secco, sciorinando delle prestazioni tutt’altro che indimenticabili. Il numero 9 dei pugliesi proverà quindi a sfatare un tabù, pur avendo promesso di non esultare in caso di gol.
D’altronde, non potrebbe essere altrimenti: basti pensare al rigore decisivo segnato sotto la Sud contro il Latina, ai due gol nei playout con il Lanciano, oppure all’esultanza sotto i Distinti dopo la rete con il Verona, la punizione chirurgica con la Ternana, la doppietta di Frosinone e il gol a Chiavari sotto il settore ospiti; o, ancora, ripensare a quella curva che esplode dopo le due magiche conclusioni con il sinistro a trafiggere Perugia e Avellino. Questi sono solo alcuni dei tanti motivi – 33 per la precisione, quanti sono i gol di Coda con la maglia della Salernitana – sufficienti a far sì che, per l’Hispanico, la partita di domani sera non sia come tutte le altre.
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