Editoriale

Il sogno di Salerno in una vigilia silenziosa

Tempo di lettura: 3 minuti

Il successo non VIENE solo DALla vittoria, ma anche dal desiderio di vincere

(Friedrich Nietzsche)

Alla vigilia dell’ennesima partita di vitale importanza, ci si ritrova a fermarsi nel bel mezzo di una giornata ordinaria, riflettendo e pensando a quanto si stia continuando a dimostrare travolgente il campionato della Salernitana che, oramai, si sta avviando alla conclusione.

In questa fase tanto delicata quanto complicata è inevitabile vivere secondi e minuti in cui ci si estranea da tutto e tutti durante la propria quotidianità. Con lo sguardo sognante, rivolto a qualsivoglia oggetto, panorama o persona, ci si perdere, come in un labirinto, nei meandri dei propri pensieri.

Da settimane si adotta la tipica espressione di chi guarda senza vedere, di chi trova ciò che stava cercando solo nella propria mente, scavando nell’immaginazione, sognando qualcosa di grande e meraviglioso.

Come recita una canzone: “i sogni son desideri di felicità”, ed è propria questo sentimento apicale che sarebbe bello toccare nuovamente con mano, a distanza di troppi anni di digiuno.

A Salerno c’è fame di vittorie, c’è appetito di gioia, lo stomaco brontola, grida, attende che possano essere colmati quegli spazi vuoti che creano spossatezza e tolgono energie.

La città chiede ed invoca la realizzazione di un sogno che troppe volte si è infranto contro una realtà ostile, inadeguata, con un sentimento economico più forte di un amore autentico e viscerale. I conti più importanti si fanno con la trasparenza, senza la quale, crollerebbe il più grande impero.

Salerno è pronta da tempo, vuole continuare a lottare al fianco della Bersagliera. Insieme si sono vinte tante battaglie, ma, è giunto il momento di aggiudicarsi la guerra.

In questo momento così particolare, in cui mancano ancora diverse pagine per ultimare l’ennesimo capitolo del libro granata, è necessario essere uniti più che mai per regalare a chiunque non riesca a staccare lo sguardo da questi fogli intrisi di storia ed emozione, un finale avvincente.

I calciatori della Salernitana sono gli autori del testo di una canzone bellissima, hanno la penna in mano, non solo in campo.

I protagonisti di questa stagione calcistica, dimostrano non esclusivamente sul rettangolo verde, ma, anche sui social network l’indomabile voglia di fare bene, il desiderio di voler giocare fino alla fine la partita della vita, ben oltre il novantesimo.

Gennaro Tutino – autore del rigore realizzato al 96’ minuto di gioco contro il Pordenone – scrive sul proprio profilo Instagram: “ 11 metri e Salerno sulle mie spalle. Il sogno continua”.

Lo ribadisce Ramzi Aya: “ Sognare è bello, esaudire i sogni è unico… proviamoci”!

Luka Bogdan, invece, sottolinea l’importante sorpasso effettuato sul Lecce dalla propria squadra che, ha agguantato il secondo posto in graduatoria: “ One step closer”! ( Un passo in avanti)

Anche Tomas Kupisz ribadisce lo stesso, scrivendo: “ Un altro passo”.

Cedric Gondo, colui che nelle ultime tre gare si è mostrato irrefrenabile ed ha realizzato ben 4 reti in 3 partite dichiara: “Job in not finish yet”. ( Il lavoro non è ancora finito).

Sanasi Sy, nonostante sia stato un giocatore impiegato pochissime volte in campo, non evita di dimostrare attaccamento nei confronti della sua squadra e sostiene: ” Tutti insieme per il rettilineo finale”!

Anche Julian Kristoffersen non manca all’appello asserendo: ” Andiamo ragazzi”!

Mamadou Coulibaly afferma in francese: “ Les émotions sont des choses qui se contròle pas, nous ont y croit et on sera toujours prêt pour combattre pour arriver au sommet ». (Le emozioni sono cose che non si possono controllare, noi ci crediamo e saremo sempre pronti a lottare per arrivare al vertice).

Qualsiasi sia la lingua utilizzata, qualunque sia il ruolo occupato all’interno della squadra dai ragazzi che hanno l’ippocampo cucito sul lato sinistro della casacca indossata, l’intento, l’obiettivo resta lo stesso per tutti..

All’unisono non ci resta che gridare a gran voce:

“MACTE ANIMO”!!!!!

Raffaella Palumbo

Sono Raffaella Palumbo, classe 1990, salernitana dalla nascita. Per varie vicissitudine, sono espatriata a Genova da quando avevo 21 anni, nel capoluogo ligure esercito la professione di insegnate. Amo la vita in tutte le sue sfaccettature, non trascuro i dettagli. L'ottimismo, la curiosità, la follia, l'intraprendenza ed il sorriso sono caratteristiche di cui non posso fare a meno. Tra le gioie più grandi della mia vita rientra mia figlia: Martina. La pallavolo, la scrittura, i viaggi e la Salernitana sono le mie principali passioni. La benzina delle mie giornate risiede in tre espressioni che non cesso mai di ripetere a me stessa e agli altri: " VOLERE è POTERE, CARPE DIEM e PER ASPERA AD ASTRA"!!!

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