Quest’oggi, il lato puramente arbitrale passa in secondo piano. Al signor Prontera di Bologna ed ai suoi due collaboratori Massara e Trinchera vanno solo ed esclusivamente i complimenti per la positiva direzione di gara.
Al triplice fischio del fischietto bolognese, la città è andata letteralmente in visibilio: sfilate, fumogeni, fuochi d’artificio, a dimostrazione che la Salerno calcistica aveva “fame di vittorie”, frutto di un digiuno durato più di un ventennio. Una partita che è nata tra le polemiche della vigilia, visto il tam-tam mediatico scaturito dalle voci di una possibile aggressione verbale, subita da Paola Grassadonia, figlia del trainer salernitano che oggi siede sulla panchina del Pescara, nella tarda serata di sabato 8 maggio, da uno sparuto gruppo di “incoscienti”, definirli tifosi, sarebbe un oltraggio ad una tifoseria che si è sempre distinta, per estetica e comportamento per tutto lo stivale.
È stata una gara dai due volti con una prima frazione di gioco, che ha assunto le sembianze di una “ninna nanna”. Nella ripresa, invece, la melodia è sensibilmente cambiata, con un tris (a stretto giro) che ha proiettato la formazione granata direttamente nel campionato della massima serie italiana.
Bisogna dire semplicemente “grAzie” a questa squadra, capitanata da un vero e proprio condottiero: Fabrizio Castori da Tolentino. Non è il tempo dei processi, non è il tempo delle gare di tifo, diventato argomento davvero angoscioso, negli ultimi tempi, soprattutto sui social network.
“No time for losers
‘Cause we are the champions of the World” – We are the champions – Queen
Tutti e sottolineo tutti, aspettavano questo giorno, potremmo definirlo il “nuovo 25 aprile”, il giorno della fatidica liberazione dalla “Multiproprietà”. Proprio il tema della multiproprietà, scalderà sicuramente le sedi preposte dato che, nel giro di trenta giorni, Lotito & Co dovranno passare il testimone (non sono un caso, le odierne dichiarazioni del presidente Gravina, che ha chiuso tutte le porte ad un’eventuale iscrizione della squadra in massima serie, con l’attuale staff dirigenziale). Di questo argomento, se ne parlerà nelle prossime settimane, oggi è il tempo di esultare, oggi è il tempo di tornarsi a sentire “liberi”, liberi di sognare!
A chiusura di questo editoriale, vorrei ringraziare la redazione di Solosalerno per aver abbracciato con entusiasmo questa nuova rubrica che, chissà, avrà un proseguo anche nel prossimo campionato.
Un ricordo sentito va anche a chi non ha potuto gioire in presenza, ma che sicuramente lo starà facendo dall’alto: Amatino Massimo Grisi, Fulvietto De Maio ed a tutti i tifosi granata, che ci hanno lasciato di recente oltre che negli anni addietro.