Ennesima sconfitta subita dai granatini di mister Procopio in una stagione che lentamente sta volgendo al termine. Il Cosenza porta a casa i tre punti passeggiando sulle macerie di una squadra ormai priva di qualsiasi ambizione. Al Volpe di Salerno i lupi calabresi hanno fatto prevalere la propria superiorità tecnica mettendo in risalto i limiti dei granata. Con la sconfitta riportata ieri, la Bersagliera resta fanalino di coda con 10 punti racimolati in diciannove giornate di campionato. Di contro, il Cosenza sale a quota 24 scavalcando il Benevento all’ottavo posto.
Pronti via e alle 15:30 in punto il signor Scatene della sezione di Avezzano dà il fischio d’inizio al match. Mister Procopio decide di mandare in campo una Salernitana insolita, sorprendendo i pronostici della vigilia con un 4-3-1-2 che porta inizialmente i suoi frutti. Passano una manciata di minuti e i granata passano in vantaggio sugli sviluppi di un calcio di punizione: al 7’ il solito Iannone dai 25 metri fa partire una parabola perfetta che scavalca la barriera e gonfia la rete per l’1-0 dei padroni di casa. Il giovane attaccante salernitano mette a segno così la sua quattordicesima marcatura stagionale. Nonostante il vantaggio, i baby granata non placano la loro foga agonistica, portandosi sempre al ridosso dell’area di rigore cosentina. Il Cosenza, dormiente fino alla mezz’ora, riaccende il match al 28’: l’attaccante rossoblu Micolau batte nell’area piccola il portiere Ciabattini con un destro fulmineo. Il risultato, così, torna di nuovo in parità. L’equilibrio dura poco perchè nel giro di pochi minuti, la porta granata vede gonfiarsi per altre due volte con il solito Micolau che porta il pallone a casa siglando la sua tripletta personale.
Dopo 45 minuti esatti, l’arbitro manda tutti negli spogliatoi per la fine del primo tempo. Nella ripresa, La Salernitana ritorna in campo consapevole dell’inevitabile destino alla quale vede soccombere. Le giocate confuse e le mancanza di iniziativa sono lo specchio di una squadra che ha visto sfumare l’occasione di riportarsi in carreggiata. Al 70’ arriva anche la quarta marcatura dei calabresi, con Arioli che recupera palla nella metà campo granata e apre un autostrada a Micastro il quale insacca la rete dell’ 1-4. Di lì in poi, la gara si avvia al suo naturale epilogo senza azioni degne di nota e il triplice fischio manda le squadre negli spogliatoi decretando la vittoria ai lupi cosentini.
Vittima e carnefice di se stessa: ecco cos’è stata la Salernitana U19 quest’anno. Le innumerevoli disattenzioni difensive e lo scarso cinismo sotto porta hanno condizionato un campionato che ha regalato più delusioni che gioie. Mister Procopio ora ha il dovere di mettere insieme i cocci di questa squadra che sabato 22 maggio scenderà in campo contro il Napoli.
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