Il valzer degli allenatori piazza un altro tassello nel puzzle delle panchine 2021-2022: Simone Inzaghi è ufficialmente il nuovo allenatore dell’Inter. Il tecnico piacentino, che già la scorsa settimana aveva raggiunto l’accordo con il club nerazzurro, è stato ufficializzato in mattinata: contratto fino al 2023 per l’ex trainer della Lazio, che erediterà la formazione vincente lasciata da Antonio Conte.
Per quanto concerne le altre panchine, la Lazio stringe i tempi per Maurizio Sarri: le parti si sono lievemente avvicinate negli ultimi giorni, e questa sera ci sarà l’incontro decisivo tra Lotito e l’ex tecnico di Napoli, Juventus e Chelsea; il tutto mentre è sfumato il piano B Italiano, che ieri ha rinnovato con lo Spezia fino al 2023.
Molto attivo il Verona, che cerca insistentemente il sostituto di Juric. Tre i nomi seguiti dalla società scaligera, con Eusebio Di Francesco in pole; sullo sfondo anche Igor Tudor, membro dello staff di Pirlo nella stagione appena conclusa alla Juventus, e Alessio Dionisi, reduce dalla promozione in A con l’Empoli. Quest’ultimo è soprattutto nel mirino della Sampdoria, e oggi incontrerà il presidente Corsi in un summit decisivo per la sua permanenza sulla panchina azzurra: in caso di un sorprendente addio, la società toscana opterebbe per uno tra Andreazzoli e Liverani.
Oltre all’attuale allenatore dell’Empoli, in casa Sampdoria è spuntata nelle ultime ore la pista che porterebbe a Domenico Toscano, reduce dall’esperienza all’estero con lo Spartak Mosca. Il tecnico trentacinquenne sarebbe così alla sua prima esperienza assoluta in Italia. Il presidente Ferrero e il ds Osti seguono anche Luca Gotti, la cui permanenza all’Udinese è al momento non confermata: il club bianconero potrebbe ingaggiare Maran, ma è interessato anche a Paolo Zanetti, fresco di promozione con il Venezia. Sfumata l’opzione Italiano, il Sassuolo ha in Marco Giampaolo il primo nome in lista per il dopo De Zerbi.