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Di Marco Salzano

È questo il lasso di tempo che trascorre senza che la Germania, Ovest prima e riunita poi, perda un incontro valevole realmente per qualcosa contro l’Inghilterra. Difatti dai supplementari e dalla palla di Hurst (forse) mai entrata a Wembley si deve volare a Charleroi 34 anni dopo per rivedere i 3 Leoni battere i panzer in un match che non sia in qualche modo una amichevole o poco più.

Eppure Germania (Ovest) – Inghilterra in partite valide per Europei, Mondiali e Qualificazioni in quei 34 anni si son affrontate eccome.

“La Partita del Secolo” avrebbe potuto non disputarsi mai se già a Messico ’70 Beckenbauer, con braccio fasciato, Muller, Schnellinger ed Overath non avessero battuto i bianchi 3-2 ai supplementari nei Quarti all’Azteca.

Non che una semifinale contro i Campioni del Mondo sarebbe stata per l’Italia meno avvincente ma visto cosa accadde in ItaliaGermaniaQuattroaTre

Due anni dopo, in un Quarto di Finale su doppio confronto per Euro ’72, i teutonici la spuntano ancora, 3-1 a Wembley all’andata, dove erano pure stati raggiunti sull’1-1 a 12’ dal termine, 0-0 in terra tedesca.

Passano 10 anni, Secondo Turno dei Mondiali da noi vinti in Spagna, il gruppo è composto dalla Germania Ovest, la Spagna padrona di casa e l’Inghilterra di Robson, anch’essa tra le favorite. Questa volta a rischiare di non disputarsi è l’emozionantissima Semifinale tra tedeschi e francesi, con i rocamboleschi supplementari, i drammatici rigori e l’uscita folle di Schumacher di cui abbiamo scritto qualche giorno addietro.

Il rischio fu forte perché, dopo il pareggio tra le due favorite del girone, la Germania Ovest supera 2-1 la Spagna, che, ultima e fuori dai giochi, deve poi affrontare i britannici ai quali basta vincere con 2 gol di scarto o vincere segnando 3 o più gol per arrivare in semifinale. Finisce clamorosamente 0-0! Germania Ovest – Francia si gioca ed apre un mini-ciclo di partite bellissime, perché 4 anni dopo la sfida si ripete in Messico, dove il Mondiale torna 16 anni dopo l’ultima edizione.
Trascorrono 8 anni, siamo nel nostro Paese, si giocano le semifinali delle Notti Magiche ed in una ci affrontiamo noi, i veri favoriti sin dall’inizio e che nel torneo abbiamo vinto tutte le gare senza subire un goal, contro i Campioni del Mondo Argentini, fortunati, poco belli ma che hanno Maradona, sconfitti già all’apertura dal Camerun che arriverà ai quarti.  
Nell’altra semifinale si affrontano a Torino altre due delle squadre favorite alla vigilia, si gioca Germania Ovest – Inghilterra e quando escono gli accoppiamenti tutti guardano a questa gara come a quella che deciderà l’avversaria degli Azzurri di Vicini in finale.

Lineker all’80° pareggia il goal di Brehme vecchio di 20’. L’Inghilterra sulla carta è più forte ma i tedeschi sono sempre i tedeschi, meno tecnici, comunque fortissimi con Augenthaler, Matthaus e 2 attaccanti tra i più forti al mondo, e arriveranno ai rigori senza mollare un centimetro, senza lasciare che Platt, Gascoigne, Beardsley e Waddle prendano la gara in mano, senza concedere a “PsychoPearce di tirare una delle sue sassate di sinistro.

Ed ai rigori si sa che vince chi è più freddo. A sbagliare per gli inglesi sono proprio 2 tra i più amati: prima Pearce e poi Waddle. La faccia di Pearce dopo il suo sinistro troppo angolato è la faccia di uno che ha perso 10 anni di vita, già di per sé il suo volto è scavato, spiritato, incute rispetto a chiunque affronti il Capitano del Nottingham Forest, dopo il rigore gli occhi sembrano svuotarsi. Waddle ha più classe di Pearce, sicuramente un personaggio anche lui, se pur diverso, istrionico già dal taglio di capelli, certamente meno pronto di Pearce ad affrontare il ritorno in Patria dopo aver sbagliato il rigore decisivo in una Semifinale Mondiale, anzi, in una Semifinale Mondiale contro i tedeschi! Ma Waddle ha il vantaggio di giocare all’estero.
L’Inghilterra raggiungerà l’Italia per la finale di consolazione a Bari, perché anche noi perdiamo ai rigori contro l’Argentina più brutta e fortunata degli ultimi decenni.

Trascorrono 6 anni, siamo a Wembley, è sera e fa fresco in Inghilterra, il Paese è letteralmente paralizzato, dopo mesi di Football’s coming Home, il Football has finally come Home. Infatti l’Inghilterra ha organizzato gli Europei del 1996, 30 anni dopo l’ultima grande manifestazione calcistica internazionale agli inglesi viene affidata infatti la massima competizione continentale per Nazioni. È il banco di prova per vedere se il Paese è in grado di tenere a bada i suoi hooligans dopo l’Heysel e la riammissione in Europa dei suoi clubs. L’organizzazione è perfetta, o quasi, posso testimoniarlo essendo stato lì per tutto il periodo, anche se come turista visto che una bella Italia esce subito. Alcuni scontri ci sono, i più gravi tra inglesi e scozzesi a Trafalgar ed esattamente nel momento in cui passavo con dei miei amici in auto…

L’ IRA compie degli attentati, uno dimostrativo ed uno meno dimostrativo, purtroppo, in uno dei suoi ultimi sussulti. Per il resto fila tutto più o meno liscio, nonostante dopo ogni partita dei padroni di casa l’eccesso di alcohol e qualche baruffa scoppia un po’ ovunque nel Paese.

Torniamo però a Londra, nel suo Nord Ovest, quartiere e stadio di Wembley. La Germania riunita non ha più Brehme, Matthaus, Voller, a centravanti gioca tale Kuntz. I suoi migliori giocatori sono Moller e Scholl, Sammer è già retrocesso a libero ed in porta l’ottimo Kopke, che parandoci un rigore per loro ininfluente ci ha fatto fuori poche settimane prima, sa che non sarà una serata facile.

Gli inglesi sono decisamente favoriti, hanno McManaman, Platt, che giocherà a terzino destro, Pearce, che sembra saper fermare il tempo a sinistra, Ince davanti la difesa e Gascoigne, fresco di un gol spettacolare ai cugini scozzesi, dietro Sheringham e Shearer.

Passano 3’ e l’Inghilterra, intesa come Paese, esplode, ero a casa di amici a Londra per un barbecue, eravamo forse 40 persone, 3 generazioni presenti. Durante l’inno tedesco le nonne ed i nonni, alcuni anche 80enni, che avevano riempito una intera stanza di dolci inglesi, avevano l’espressione di chi vorrebbe dire tante cose ma si trattiene, una di loro mi disse che per lei, la sua generazione, risentire l’inno tedesco rievocava una gioventù rovinata, la guerra, i bombardamenti e che noi non avendolo vissuto eravamo fortunati perché potevamo stare insieme ai tedeschi senza aver quei ricordi.

Tornando al 26 giugno del ’96 ed alle 19.33 ora locale, Shearer ha appena messo un chiodo in quella che tutti credono essere la bara tedesca. Tutti sono convinti di andare in goleada, nonostante in Inghilterra si dica che il calcio è uno sport che si gioca 11 contro 11 e i tedeschi vincono sempre, anche se da noi magari siamo meno d’accordo.

Kuntz però sembra esserlo ed al 16’ impatta, 1-1, ok, incidente di percorso mi dice qualcuno al mio fianco. Un po’ lo penso pure io, la Germania non è lo squadrone degli anni 80 e l’Inghilterra gioca pure in casa. Chi è con me dice che questa è la vera finale, perché la Rep. Ceca ha battuto la Francia, fortissima, ai rigori nel pomeriggio, giocando, come sempre preferirei, le due semifinali nello stesso giorno, così da non aver squadre con più riposo. I cechi son passati “al posto nostro” nel girone che vedeva anche la Russia, oltre che la Germania appunto, ed agli inglesi non fanno paura anche se a me sembrano una squadra niente male.

Il tempo a Wembley trascorre, la Germania fa 3 sostituzioni, per lo più di contenimento, gli inglesi 0, convinti fino all’ultimo che uno degli undici un goal prima o poi lo farà. Invece si arriva ai rigori, a questo punto chiunque intorno a me ha la faccia dei nonni al momento dell’inno, ci sono i rigori di 6 anni prima più freschi delle birre bevute poco prima…
I tedeschi segnano il primo, idem gli inglesi, andrà così per i primi 5, dove per gli inglesi tireranno tutti i migliori tranne McManaman, che tutti immaginano esser il primo quando si va ad oltranza.
Il tedesco Moller segna, per gli inglesi si presenta Southgate, giovane centrale dai bei piedi passato l’estate precedente dal Crystal Palace all’Aston Villa, insomma uno non proprio abituato a giocare a questi livelli.

La faccia di Southgate dopo il rigore è la faccia di chi non avrebbe mai voluto iniziare a giocare al calcio, almeno non a quei livelli. Più o meno la stessa che altri inglesi, come ad esempio Beckham, mostreranno dopo i loro errori, perché tra l’Inghilterra ed i rigori non finisce lì, ci saranno ancora Francia ’98, Germania 2006 e Ucraina/Polonia 2012 da affrontare e perdere ai tiri dagli 11 metri.

La Germania vincerà poi l’Europeo ai danni della Rep. Ceca, che non sfigurerà neppure in finale.

Con il nostro tour immaginario arriviamo finalmente a Charleroi, partita temutissima dalle autorità belghe ed infatti il pomeriggio vede scontri furibondi nel centro, ma anche nei giorni precedenti gli inglesi si scontrano con la polizia locale che usa più volte gli idranti. Poco o nulla accade invece tra le due tifoserie. Il goal che finalmente sfata il taboo è ancora di Alan Shearer, uno dei suoi 43 in 74 gare tra Nazionale A ed U21.

Shearer esulta con il braccio alzato e la mano aperta come fa sempre quando segna, e lui segna tanto, a Blackburn, che porta al titolo di Campione di Inghilterra, ne segna ben 112 in 138 gare, prima di tornare nella sua città, Newcastle, dove è un dio in terra con i suoi 148 goal in 303 gare. Con i suoi 3 club, l’altro il Southampton di inizio carriera, segnerà ben 283 volte in 559 match.

Ma la gioia di Charleroi dura poco, anche perché nel torneo l’Inghilterra non va benissimo. Infatti per le Qualificazioni ai più brutti Mondiali della storia del calcio, quelli asiatici del 2002, nel girone Germania ed Inghilterra dovranno affrontarsi 2 volte.
Nella prima la Germania vince a Wembley 0-1 (Hamann su punizione) ed il ritorno a Monaco può risultare decisivo, si gioca il Primo di Settembre del 2001. La data desta fortissime preoccupazioni, il primo settembre del ’39 infatti la Germania inizia la Seconda Guerra Mondiale bombardando la zona di Danzica, e le due tifoserie, bontà loro, da mesi si promettono un regolamento di conti a Monaco. Il fatto che a Wembley tantissimi inglesi si alzino al coro “Alzati se hai vinto la II Guerra Mondiale” non aiuta.

Migliaia di inglesi arrivano a Monaco, ci sono intensi scontri prima della partita che però resta famosa per quanto accade all’Olympic Stadium, alla Germania basterebbe un punto: finisce 1-5 con tripletta di Owen. Una disfatta epica per i tedeschi che concluderanno il girone secondi per differenza reti. Il papà dell’allenatore tedesco Voller verrà ricoverato subito dopo il match per un infarto mentre Rumenigge parla di Waterloo tedesca. Alla fine entrambe le nazionali raggiungono la Corea ed il Giappone, anche se la Germania passando per il playoff, entrambe perderanno dal Brasile, l’Inghilterra con un goal che resterà la macchia nella carriera di Seaman, la Germania travolta in finale.

Nel 2010, Ottavi di finale in S. Africa, le due nazionali in bianco si ritrovano l’una di fronte all’altra, chi immagina un match equilibrato viene deluso, una Germania più in palla infatti strapazza i sudditi di Sua Maestà con un roboante 4-1, parziale rivincita dell’1-5 di qualche anno prima. Soprattutto è però la (ancora più parziale) rivincita di quanto accaduto nel ’66, infatti un tiro di Lampard batte sulla traversa e ben oltre la linea, né l’arbitro e neppure l’assistente se ne accorgono, il VAR e la Goal Line Technology ancora non esistono e si resta sul 2-1. Gli inglesi diranno che il 2-2, con loro in rimonta, avrebbe completamente cambiato la storia di quel Mondiale, non lo sapremo mai…

Quando sbagliò il suo rigore Waddle era in Francia da un anno, all’Olympique de Marseille, per cui non avvertì tantissimo la pressione del pubblico inglese, Beckham il suo rigore lo sbaglierà nei 90’ contro la Francia, ma farà molto peggio perché nel 98 e nel 2000 si farà espellere contro Argentina e Portogallo, i tifosi inglesi non glielo perdoneranno mai e lascerà l’Inghilterra nel 2003 per andare al Real Madrid anche per questo, nonostante il suo gol su punizione contro la Grecia aveva garantito l’anno prima la qualificazione al Mondiale asiatico.

“Psycho” Pearce resterà inscalfibile alle critiche, il peso dirà poi di averlo sempre sentito dentro, resterà in patria e, dopo una buona carriera da calciatore, ne inizia una da allenatore federale e di club.

Southgate per anni gioca con ogni stadio che lo fischia, terminerà la carriera nel Middlesbrough e lo farà avendo sempre chi gli ricorda di quell’errore, la sensazione è che una tristezza pervada la sua carriera. Però il destino ha deciso di tendergli una mano, per quanto parziale la rivincita potrà essere, stasera sarà lui a guidare sul prato di Wembley il team dei 3 Leoni contro la Germania, l’allenatore inglese non potrà non pensare a quanto accaduto 25 anni fa nel vecchio Wembley di questi tempi, come mai potrebbe? Però potrà parzialmente togliersi quel peso, far felice una Nazione intera che nei tedeschi non vede solo dei rivali sportivi ma anche dei competitors nel campo automobilistico, cantieristico navale e politico, difatti uno dei motivi ufficiali per cui la Gran Bretagna, ma in pratica l’Inghilterra, ha deciso di lasciare la Comunità Europea è l’eccessiva egemonia tedesca.

Stasera apritevi una birra, che sia inglese o tedesca scegliete voi, l’Europeo ci regala Inghilterra – Germania, non una gara qualunque!

Redazione

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