Una manciata di giri di lancetta alle forche caudine del 3 luglio. Fra gli ambienti del tifo organizzato, tuttavia, non è la paura a far da padrona: è la rabbia, piuttosto. Troppe parole spese, troppe pantomime, nugoli di faccendieri a banchetto sulle spoglie della Salernitana. Alcun appello concesso a chi ha barattato la Salernitanità con degli squallidi buoni pasto.
Le anime del tifo granata – Direttivo Salerno, Centro Storico, Fedelissimi, Quelli di Milano, Vecchi Ultras ’77, Old Clan, C.C.S.C. – hanno redatto un comunicato dai toni molto duri. Nel mirino la società uscente, la dirigenza, l’amministrazione comunale e tutte le varie componenti che hanno concesso appezzamenti di terreno e dignità al trio romano.
Non c’è più tempo, Salerno è stanca. Salerno ha parlato:
“Siamo rimasti in silenzio affinché nessuno ci strumentalizzasse. Sono arrivate le scadenze decisive. Nessuno si dolga del parlar chiaro: è fatto per gli amici.
Sappiate quanto segue. Giammai grideremo Forza Gravina: la Figc è compartecipe e correa della multiproprietà, contro la quale ci siamo battuti senza che mai ci abbia dato ascolto. Giammai grideremo abbasso Gravina: Lotito non merita nessuna sponda, non la troverà.
È giunta l’ora in cui il problema non è più solo il nostro. Gravina e Lotito stanno affogando nella pozzanghera di letame da essi stessi prodotta: verso la quale non tenderemo la mano.
Chi dei due la afferrasse, ci sporcherebbe.
Se sarà trust, il problema multiproprietà non sarà inteso risolto, e la linea non cambierà: contestazione e lotta fino alla definitiva, reale cessione, che dovrà palesemente rappresentare una rottura col passato.
Intendiamo a riguardo essere semplici e diretti: se chi intende acquistare confermerà Fabiani e porrà in essere qualsivoglia continuità gestionale col passato sarà considerato nemico di Salerno e come tale sarà trattato. In tal caso, presseremo il Comune affinché neghi l’Arechi.
I politici Salernitani, di qualunque schieramento, sono invitati a restare in silenzio, come fatto finora.
Non prendiamo in considerazione cosa accadrebbe in caso di mancata iscrizione ma fidatevi: non vi piacerebbe saperlo.
Adesso che sapete come la pensiamo, fateci sapere cosa pensate di fare”.