7 luglio 2021. Col parere positivo della F.I.G.C., la Salernitana viene iscritta al campionato di massima serie chiudendo, dopo quasi due mesi, un lungo periodo di incertezza, di tentativi, di voci che avevano gettato nello sconforto la tifoseria, timorosa —ad un certo punto— per una radiazione che avrebbe avuto del clamoroso.
Particolare e “innovativo” nella formulazione, il “trust” partorito dai professionisti ingaggiati da Claudio Lotito e Marco Mezzaroma —e la consulenza secondo molti decisiva dell’avvocato Silvia Morescanti— trova favorevole accoglienza da parte del Presidente Gravina, che fissa in sei mesi il termine ultimo per la cessione.
16 luglio 2021. Rinfrancati, in quota parte, alcuni tifosi, le vicende di campo hanno ripreso il loro posto.
I primi rinforzi per la massima serie —il centrocampista Michele Cavion, fermo da sei mesi ed ingaggiato per quattro anni, ed il rientro del difensore Paweł Jaroszyński— prendono il centro della scena insieme alla compilazione del calendario ed alla partenza per il ritiro di Cascia.
Angelo Fabiani, riconfermato secondo consolidata tradizione senza alcuna comunicazione ufficiale sulla tolda della nave granata, descrive —utilizzando spesso la prima persona plurale— la scelta dell’amministratore unico, il generale della Guardia di Finanza a riposo Ugo Marchetti, e gli scenari futuri auspicando a più riprese, anche sui canali TV nazionali, l’avvento di un imprenditore locale.
Tutto risolto? Affatto. La questione della cessione rimane di primo livello, con la clessidra che scorre, in base ai punti di vista, a due velocità.
La gran parte dei tifosi, infatti, non guarda ai sei mesi prestabiliti ma chiede una cessione trasparente e rapida.
Dove per trasparente si intende un reale segnale di discontinuità che comprenda l’azzeramento del management. E rapida in modo tale da poter consentire ai nuovi proprietari di poter allestire una squadra capace di lottare per la permanenza in un campionato già di per sé proibitivo, stante anche la pochezza della rosa attuale.
Non sembrano andare in questa direzione le mosse successive alle giornate convulse che hanno preceduto l’iscrizione.
Lo dimostra un dato: al 15 luglio, la visura camerale (versione integrale a questo link) evidenzia che il “trust” non è stato registrato. Attribuita al solo generale a riposo Ugo Marchetti la carica triennale di amministratore unico.
La proprietà risulta ancora equamente ripartita tra la Morgenstern s.r.l. di Marco Mezzaroma e l’Omnia Service One s.r.l. che vede quale azionista di maggioranza Enrico Lotito.
Beninteso, nulla di irregolare. La registrazione notarile deve avvenire entro 30 giorni dalla costituzione. E la pubblicità del trasferimento di quote non ha valore costitutivo, ma solo dichiarativo. Ciò significa che il passaggio di quote è già del tutto valido tra le parti coinvolte. E nessun difetto di forma può essere ascritto alla F.I.G.C., notiziata specificamente.
Sorge l’interrogativo sulla liceità di un potenziale acquirente nel rivolgersi ad uno dei due trustee. Neanche questo parrebbe ostacolo insormontabile.
Tuttavia, per i tifosi della clessidra veloce, il tempo sembra dilatarsi in maniera preoccupante.
Preoccupa, invero, anche la presenza ipotetica di più anime in questa vicenda. Un ossimoro, considerata la nuova denominazione: “U.S. Salernitana 1919 srl Unipersonale”.
A partire dal generale a riposo Marchetti, autocertificatosi “indipendente” secondo il nuovo statuto. Si tratta di personalità che gode della stima di Claudio Lotito, che lo candidò alla presidenza della lega serie A nel 2017.
Secondo diversi rumors, avrebbe effettuato un blitz nella giornata di martedì scorso a Salerno, incontrando “… tutti i dirigenti e i dipendenti. L’incontro più lungo c’è stato ovviamente col direttore generale Angelo Fabiani, col quale si è parlato di tutti gli aspetti gestionali e ovviamente pure di mercato”.
Se incontro c’è stato, la lunghezza non deve essere stata sufficiente se la stessa fonte, intervistando Angelo Fabiani dopo il sorteggio dei calendari riporta la seguente dichiarazione: “Incontrerò Marchetti per capire i suoi programmi e capire se sono in linea con le aspettative della piazza e degli addetti ai lavori”.
In attesa dell’imprenditore locale e, forse, dell’erogazione di liquidità per la campagna acquisti, il Fabiani sembra lontano dal dirigente che avocava anche alla sua persona la scelta dell’amministratore unico. Solo pochi giorni fa.
Sullo sfondo, l’assenza di dichiarazioni di Marco Mezzaroma. Non è dato conoscere quale velocità di clessidra preferisca, coi suoi professionisti di riferimento forse presi da altre incombenze.
Una situazione di stallo, insomma, inopportuna per un tempo che —quale sia la velocità gradita— corre comunque veloce.
Opportuna, invece, sarebbe una dichiarazione pubblica delle parti coinvolte. Dopo oltre due mesi di pathos, infatti, la tifoseria chiede e merita chiarezza.