Home Editoriale Limitazioni, problematiche e nuove regole: ma quant’è bello tifare Salerno!

Limitazioni, problematiche e nuove regole: ma quant’è bello tifare Salerno!

Il ritorno sugli spalti dei supporter granata. Le emozioni vissute e le problematiche incontrate dai tifosi nella gara di ieri

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SALREG 16 08 2021 15
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Dopo 562 giorni di assenza e una trionfale cavalcata verso uno storico traguardo avvenuta nel silenzio, finalmente il “Principe degli stadi” ha potuto riabbracciare i suoi tifosi. Una riapertura, seppur parziale, attesa in maniera spasmodica dalla torcida granata. Anche da chi, è bene specificarlo, ha legittimamente (e a malincuore) scelto di non essere presente fin quando non sarà concesso l’ingresso a chiunque ne abbia voglia e possibilità.

La gara di ieri tra Salernitana e Reggina, in un modo o nell’altro, ha sancito un tentativo di rinascita, di ritorno graduale alla normalità. Una normalità, tra l’altro, attesa e auspicata in tutti gli ambiti possibili e immaginabili, e non solo in quello sportivo. E così, tra Green Pass, distanziamento, mascherine ed ingressi più o meno contingentati, finalmente all’Arechi si è tornato a respirare un’aria (semi) serena che tanto è mancata dallo scoppio della pandemia.

Ad onor di cronaca, però, occorre sottolineare anche le diverse falle nell’organizzazione globale dell’evento: file poco scorrevoli, ritardi ai tornelli e qualche mascherina abbassata di troppo. Problematiche che, si spera, possano essere risolte col passare delle giornate. Ciò che va sottolineato più di ogni altra cosa, però, è la passione mai sopita dei tifosi granata. Tanti i cori spontanei, in assenza degli Ultras, partiti dalla Curva Sud a sostegno della “Banda Castori”. Tanti, soprattutto, gli occhi illuminati dalla felicità di essere ritornati dove non si può far a meno di stare.

Ad infuocare ulteriormente il clima già torrido di per sé, poi, ci ha pensato Federico Bonazzoli con una doppietta d’autore. Due gol di pregevole fattura che hanno scatenato, tra una “mitraglietta” del numero 9 granata e l’altra, un «Bonazzoli fa gol» che ha rievocato i fasti di un tempo quando a segnare sotto la Curva erano calciatori del calibro di Marco Di Vaio, Arturo Di Napoli e via discorrendo. A concludere, l’abbraccio ideale tra squadra e tifoseria a fine partita tra gli applausi scroscianti e i cori di incitamento dei 2453 salernitani presenti sugli spalti. Il tutto, ovviamente, con l’auspicio di vedere tutti i settori gremiti in ogni ordine di posto, i cori della Curva e gli striscioni degli Ultras … proprio come tanti anni fa.

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"Chiodo fisso nella mente, innamorato perdutamente". Questa è la frase che, più di tutte, descrive appieno cosa sia per me la Salernitana. Un tifoso, prima che un giornalista, che ha sempre vissuto, e vive tutt'ora, per i colori granata. Dal maggio 2018, ho deciso di intraprendere la strada, impervia e tortuosa, del giornalismo, entrando a far parte della redazione di "Le Cronache", di cui mi fregio di farne parte ancora oggi. Dal settembre di quest'anno, dopo un anno di collaborazione con gli amici, prima che colleghi, di Salernosport24, sono entrato a far parte della bella famiglia di SoloSalerno.it, con lo scopo di raccontare, con onestà intellettuale ed enorme impegno, le vicende legate alla nostra, mitica "Bersagliera". Sarà un piacere, ma soprattutto un onore, poter mettere al vostro servizio la passione di una vita.

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