Toccherà a Nwankwo Simy, ventinovenne centravanti nigeriano acquistato dal Crotone, il compito di realizzare i gol necessari alla Salernitana per strappare la salvezza nel difficile torneo di serie A.
La carriera del prestante attaccante africano è suddivisa in due tronconi: il primo, contrassegnato da un quinquennio (2011-2016) nel calcio portoghese; il secondo, lungo un altro lustro (2016-2021), interamente vissuto indossando la maglia rossoblù del Crotone.
Risultati significativi su entrambi i versanti. In terra lusitana, infatti, il neo granata, tra prima e seconda divisione (Gil Vicente e Portimonense), ha messo a segno una cinquantina di gol, tutt’altro che pochi in un calcio abitualmente parsimonioso a livello realizzativo. Performance ripetute, e addirittura migliorate, nel calcio italiano, come testimoniano le 30 marcature personali in 82 presenze nel campionato di serie A, alle quali bisogna aggiungere i 34 gol collezionati nel torneo cadetto.
Simy è il classico ‘bomber’ concreto, non bellissimo dal punto di vista dell’estetica calcistica ma tremendamente freddo al cospetto dei portieri avversari. Raramente sbaglia quando gli capita tra i piedi il pallone giusto per lasciare il segno, dote supportata anche dalla capacità di saper occupare con scaltrezza i sedici metri avversari e leggere preventivamente gli sviluppi di un’azione favorevole.
Pertanto, parliamo di un ottimo finalizzatore, mentre il suo contributo all’interno di una manovra corale è meno visibile. La rapidità e la mobilità sull’intero fronte offensivo non rappresentano due momenti significativi del suo bagaglio tecnico-tattico.
La cosa che gli riesce meglio è, quindi, capitalizzare i rifornimenti che la squadra di turno gli garantisce, mentre più ridotto è il suo contributo quando deve realizzare la giocata spiazzante tra le linee, svariare sulle corsie laterali o dettare ai compagni la verticalizzazione e la profondità.
In sostanza, la squadra granata dovrà essere brava a produrre un calcio discretamente ricco di soluzioni offensive, conferendo ad esse la continuità necessaria per esaltare il cinismo realizzativo dell’ex punta centrale crotonese. Un gioco troppo ruminato e prevedibile, invece, rischierebbe di depotenziare notevolmente la vena prolifica del centravanti nigeriano.
Simy, infine, è quasi infallibile dal dischetto, mentre nel gioco aereo, nonostante i due metri di altezza e pur non esprimendo grande esplosività in fase di elevazione, riesce ad essere determinante soprattutto grazie al tempismo che esibisce in area di rigore.
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