È stato un pomeriggio a dir poco “impegnativo”, per il signor Rapuano di Rimini – la sua designazione aveva destato qualche polemica tra i tifosi della Salernitana per i suoi precedenti poco felici con la squadra granata – che, in fin dei conti, ha diretto in modo ineccepibile la sfida giocatasi al Dall’Ara.
Aiutato, a dovere , anche dalla tecnologia – è inimmaginabile che ci siano ancora persone contrarie ad uno strumento tanto duttile, quanto indispensabile per il regolare andamento delle gare – ha preso correttamente tutte quelle decisioni che, con scelte diverse, avrebbero portato strascichi per almeno un paio di giornate.
Al di là di qualche fisiologica sbavatura – sia da parte di Rapuano che ha sbagliato qualche fischio, sia da parte dei due assistenti, imprecisi in alcune segnalazioni riguardo alle riprese di gioco – è stata positiva la prestazione del direttore di gara, soprattutto in termini di provvedimenti disciplinari.
Passiamo alla moviola.
[ Episodi primo tempo ]
Al 34’ l’episodio chiave della prima frazione di gioco: su un tiro diretto nello specchio della porta da parte di Orsolini (B) , Strandberg (S) interrompe la traiettoria del pallone con il braccio destro – visibilmente largo – movimento innaturale, non congruo alla normale dinamica del gioco. Secondo cartellino giallo automatico, una grossa ingenuità quella del calciatore scandinavo, ammonito legittimamente appena un minuto prima per aver trattenuto per la maglia lo stesso Orsolini.
Al 41’ Soriano (B) interviene in ritardo su Lassana Coulibaly (S): cartellino giallo giusto, per fallo imprudente. Episodio che si rivelerà importantissimo, nella seconda frazione di gioco.
[ Episodi secondo tempo ]
Al 49’ uno degli episodi chiave, della ripresa: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Soriano (B) colpisce in area di rigore – con una gomitata allo zigomo – l’attaccante avversario Djuric (S), facendolo cadere a terra, con Rapuano che lascia dapprima proseguire il gioco, per poi interromperlo successivamente, per consentire le cure del caso al calciatore ospite dolorante. È proprio in quel frangente che l’arbitro viene richiamato alla “on field review” dal varista – l’internazionale Valeri – sintomo che qualcosa d’importante, gli è sfuggito durante il contatto tra i due calciatori. Dopo un’attenta, ma celere, visione delle immagini Rapuano indica il dischetto, estraendo il sacrosanto secondo giallo al calciatore rossoblu. In questo caso, va fatto un plauso al varista Valeri, per aver richiamato l’attenzione dell’arbitro centrale, in un episodio avvenuto in una mischia composta da tanti calciatori, per nulla semplice da vedere a gioco in svolgimento. Collaborazione, perfetta!
Al 58’ un altro episodio, che ha visto l’entrata in scena della tecnologia: questa volta, ad aiutare l’arbitro riminese, ci ha pensato la “goal line technology”. Sempre sugli sviluppi di un calcio d’angolo, il difendente localce De Silvestri (B) colpisce il pallone di testa, indirizzandolo verso la porta avversaria con il portiere Belec (S) che smanaccia la palla, compiendo un vero e proprio miracolo. Intervento, quello di quest’ultimo, inutile dato che la GLT segnala all’arbitro – tramite l’apposito orologio che indossa al polso – che il pallone ha oltrepassato la linea di porta, con Rapuano che indica sia il centrocampo, sia il suo orologio, ad enfatizzare l’insindacabilità della decisione.
Al 88’ Schouten (B) entra in ritardo su Obi (S), all’altezza della linea mediana: intervento imprudente, che costa il secondo giallo, al calciatore locale. Nell’occasione da elogiare sia il posizionamento dell’arbitro, sia la rapidità d’intervento – fischio, giallo/rosso, nessuna protesta – dello stesso. Tutto perfetto!
Nonostante il tabellino di fine gara riporti ben sei calciatori ammoniti e tre espulsi – tutti provvedimenti corretti – la prestazione della terna arbitrale è stata sicuramente positiva, con un Rapuano preciso nella gestione tecnica e disciplinare, ed autorevole nei confronti dei calciatori stessi. Poco impegnati i due assistenti Colarossi e Palermo che – fatta eccezione per qualche piccola sbavatura ad inizio gara – si sono fatti trovare sempre pronti, quando chiamati in causa.