Intervistato dalla nostra redazione, l’ex attaccante Simone Tiribocchi, commentatore tecnico di DAZN per Salernitana–Roma, ha detto la sua sulla partita che si giocherà domani sera all’Arechi alle ore 20:45.
Un parere sulla Salernitana vista a Bologna?
“Ha giocato così come aveva impostato la partita: molto chiusa, raccolta, con la possibilità di ripartire e appoggiarsi sulla prima punta, almeno nei primi 20-25 minuti. Poi la squadra ha preso coraggio ed è venuta fuori bene, trovando due volte il vantaggio. Castori ha parlato di disattenzione, io penso si sia trattato di inesperienza: la Serie A è diversa dalla B, perché in quest’ultima magari ti possono perdonare mentre nella prima prendi due gol su due calci d’angolo; inoltre, l’espulsione di Standberg ha condizionato. Devo dire che anche il Bologna ha avuto le sue occasioni”.
Un giudizio sulla Roma che arriva all’Arechi?
“E’ un progetto continuo, quest’anno hanno cambiato allenatore: Mourinho è un tecnico esperto, che ha cambiato completamente il modo di giocare della squadra, perché ora sono molto più bassi, fanno più contropiede e lasciano anche tanto spazio agli attaccanti per correre in profondità. Hanno perso un giocatore fortissimo come Dzeko, ma hanno ritrovato Zaniolo: è sicuramente una squadra forte, che si giocherà il quarto posto. Inoltre arrivano anche in forma, dopo tre vittorie consecutive”.
Cosa aspettarsi quindi dalla partita di domani sera?
“Se guardiamo il livello tecnico, è chiaro che la Salernitana (come tante altre squadre) sia inferiore alla Roma, però penso che riproponendo la fase difensiva fatta a Bologna possa mettere in difficoltà i giallorossi. Penso che la Salernitana si chiuderà con i cinque dietro molto stretti, e i due attaccanti che come domenica scorsa si abbasseranno per poter poi attaccare gli spazi; aspetteranno che la Roma perda palla per poi ripartire: Bonazzoli fin qui si è mosso molto bene in sintonia con Djuric, facendo sempre i movimenti giusti. Inoltre, penso che saranno fondamentali i duelli sugli esterni: la Roma non avrà Zaniolo, ma gente come Mkhitaryan o Pellegrini è in grado di saltare l’uomo e quello sarà fondamentale”.
Djuric, Strandberg e Veseli da un lato, Zaniolo dall’altro. Da che lato le assenze peseranno di più?
“Penso più per la Salernitana: la Roma ha giocatori importanti e una rosa un po’più ampia; certamente l’assenza di Zaniolo peserà, ma è stato fuori anche tutto lo scorso anno. Castori ha detto che Simy non è ancora in condizione, per questo la mancanza di Djuric peserà: conosce la squadra, la piazza e lavora bene con il tecnico, quindi sarà una perdita importante, anche perché nei momenti di difficoltà i compagni tendono spesso ad appoggiarsi su di lui”.
Un giudizio sul mercato della Salernitana: cosa serve per completare l’organico?
“Sono stati presi due attaccanti molto forti: la Salernitana è una neopromossa, e può contare su un Simy da 20 gol l’anno scorso e un Bonazzoli che ne ha già fatti 3 oltre ad essere un ragazzo di prospettiva. Non è poco, anche perché non è che si potesse fare tutto questo grande mercato. Si tratta di una sessione difficile per tutti: tanti scambi, pochi acquisti, credo che negli ultimi giorni si potrà intervenire quando i giocatori dovranno a tutti i costi uscire dalle altre squadre. Credo che qualcosa arriverà, magari in mezzo al campo. Comunque dopo Bologna c’è da essere fiduciosi: ad esempio, mi è piaciuto Kechrida a destra che è molto interessante. Dipende da cosa vorrà Castori: credo servano più che altro dei doppioni in grado di garantire ricambi all’altezza, e non dei titolari”.
Quale può essere il ruolo della Salernitana nella corsa salvezza?
“A me è piaciuta molto la risposta di Castori: è vero che in Serie A ci sono due campionati distinti. Da un lato devi giocartela con le neopromosse, con lo Spezia e cercare di fare qualche punto con le ‘medie’ come Samp, Genoa o altre squadre. Dall’altro non devi avere aspettative contro le big, non devi rimproverarti nulla se non vinci, vai a giocartela senza nulla da perdere e magari pareggi a San Siro: è sempre stato così. Le partite importanti, però, sono quelle a cui facevo riferimento: è lì che devi essere pronto e non sbagliare”.
Lei è stato all’Arechi da avversario con le maglie di Torino e Siena. Quanto sarà importante il fattore pubblico?
“Incide tantissimo, come in tutti gli altri stadi, sia in modo positivo che negativo: adesso c’è tanto entusiasmo, ma poi magari da una parte c’è il giocatore che si carica perché gli dedicano un coro, e dall’altra quello che sente la pressione e non rischia la giocata per paura di essere fischiato. Dipende anche dalla personalità. Sicuramente lo stadio sarà caldo, la curva è bella e l’ambiente sarà a favore della Salernitana, anche se arriveranno tifosi da Roma”.
Infine, un pronostico secco su Salernitana-Roma?
“Impossibile dirlo, soprattutto perché è solo la seconda partita di campionato. Credo che all’inizio possa essere una partita bloccata: la Roma dovrà capire come si difenderà la Salernitana, mentre quest’ultima avrà tanto rispetto per l’avversario e potrebbe non partire con i giri altissimi. Poi però penso che la partita si scioglierà e potrà diventare divertente”.
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