Un’operazione border line, un tentativo di aggirare il divieto che, in punta di diritto, sfruttando anche un vuoto normativo, ha fatto schizzare il livello della tensione tra Villa San Sebastiano e via Allegri. Eppure, complice anche il successo della Nazionale agli Europei, c’era un’aria nuova nei palazzi del calcio italiano, un ritrovato ottimismo che faceva presagire ad una “pax” universale.
Non era proprio così, in effetti, perché nel calcio ci sono sempre situazioni di conflitto. Claudio Lotito aveva provato a ripetere la scalata fatta a Salerno in quel di San Benedetto del Tronto. Il patron della Lazio era certo di poter avviare la macchina ed aveva già individuato i piloti a cui affidarla, ma poi la Figc lo ha stoppato.
Ed ora pare che la storia possa ripetersi per quanto riguarda il caso Gondo. Nel trust confezionato su misura per consentire a Salerno di non veder sfumare la serie A prima ancora di scendere in campo, era esplicito il divieto di operazioni di mercato tra Lazio e Salernitana.
Sì, ma se, mettiamo il caso, un calciatore della Lazio fosse rimasto svincolato, cosa sarebbe accaduto? Il divieto sarebbe valso ugualmente?
Certo che no. Prendiamo i casi di Lulic e Musacchio, ex della Lazio e svincolati al 30 giugno. Nessuno avrebbe potuto obiettare nulla se i due si fossero successivamente accasati alla Salernitana.
E nel caso in cui un calciatore si fosse svincolato, previa rescissione, dalla Lazio entro il 31 agosto? E questo è, o potrebbe essere, il caso di Cedric Gondo. L’ivoriano, che aveva avuto diverse richieste da club di B, è sempre stato trattenuto a Formello da Lotito, nonostante si allenasse con gli altri esuberi. L’idea di fine mercato, a quanto pare, sarebbe stata quella di liberarlo con la rescissione del contratto e dirottarlo a Salerno. Della questione ora si è fatto carico l’ufficio tesseramenti della Figc. In teoria, ad oggi, qualora la rescissione del contratto fosse stata depositata nei termini, Gondo, da svincolato, potrebbe accasarsi ovunque.
Sul sito della Lazio, però, della avvenuta rescissione non c’è traccia. Sarà ancora una volta tempo di dispute legali tra Lotito e la Figc. Intanto, una riflessione, forse utopistica, suggerita dalla vicenda, viene spontanea: lo scorso gennaio, anziché portare a termine operazioni che dal punto di vista tecnico poco hanno dato alla rosa granata, ossia gli ingaggi di Kristoffersen e di Cavion, non si sarebbe potuto procedere agli “acquisti” di calciatori come Gondo, Anderson e Cicerelli, giusto per fare degli esempi?
In questo modo, a luglio, la Salernitana avrebbe avuto dei calciatori di proprietà e si sarebbe resa più facile la vita al tecnico. Gli esperti in materia di bilanci e di contratti, se vorranno, potranno illuminarci in merito.
Sarà un piacere.
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