In vista di Torino-Salernitana di domenica prossima, ci presenta l’ambiente del Toro Filippo Cappelli, giornalista della testata MondoToro.net.
Ciao Filippo. Allora, che Torino vedremo in campo domenica?
“Ciao. Vedremo un Torino che ha un disperato bisogno di far punti dopo essere rimasto a secco nelle prime due gare contro Atalanta e Fiorentina e domenica sarà già un giro di boa della stagione. Visti i difficili recuperi di Belotti e Bremer, nonché i vari rientri dalle Nazionali, Juric potrebbe già schierare alcuni nuovi acquisti, Brekalo su tutti, che gli garantiscono la brillantezza essenziale per la sua idea di calcio“.
Già, Juric. La querelle con la società è rientrata dopo le ultime 48h di mercato o è solo parzialmente sopita?
“A mercato concluso sia Cairo che Vagnati hanno dichiarato che lo sfogo di Juric – a mio parere determinante per smuovere il calciomercato granata – non ha incrinato il rapporto di stima e rispetto reciproci, ma l’impressione è che il clima al momento non sia dei migliori. Ora che qualche acquisto è arrivato, la società ha il coltello dalla parte del manico e attende risposte sul campo“.
Quanto ha influito la questione rinnovo di Belotti sul mercato e che voto complessivamente dai al mercato dei granata?
“La volontà di Belotti di non rinnovare il contratto con il Torino era chiara fin dalla scorsa stagione. Forse sarebbe stato più saggio dedicare il mese di luglio a rinforzare (ma anche a snellire dai tanti esuberi) la rosa per metterla quanto prima a disposizione di Juric. Il mio voto al mercato granata è 5,5 perché i rinforzi richiesti dall’allenatore per tutta l’estate (Messias e Amrabat) non sono arrivati per poche centinaia di € e i profili di spessore come Praet e Brekalo sono atterrati a Torino troppo tardi. Non è stato inoltre comprato un difensore centrale di alto livello e in ultimo, ma non per ordine di importanza, Vagnati non è riuscito a cedere giocatori come Verdi, Rincon, Zaza, Izzo e Baselli, che sono fuori dai piani di Juric e che costano complessivamente 16 milioni lordi”.
Che obiettivo si deve porre il Torino in questa stagione?
“L’obiettivo dichiarato a maggio era quello di rifondare, ma di fatto sono partiti solo 3 giocatori dell’undici titolare: Sirigu, Nkoulou e Lyanco. Non ci sono state né visione né programmazione (oltre che soldi da spendere), perciò penso che almeno per questa stagione l’obiettivo primario non possa che essere la salvezza. Un traguardo raggiunto a stento negli ultimi due campionati con l’ottavo monte ingaggi della serie A (è bene ricordarlo sempre)“.
Parliamo di Salernitana. Che squadra si aspettano di vedere a Torino?
“Una squadra arrembante nonostante la falsa partenza, che cerca di imporre il suo calcio contro qualsiasi avversario. All’entusiasmo per il ritorno in serie A si è aggiunta l’euforia per l’acquisto di Ribéry. Sono elementi che a Torino sponda granata mancano da troppo tempo, perciò penso che quello di domenica sarà un match aperto a qualsiasi risultato“.
I granata del sud riusciranno a salvarsi?
“La strada per la Salernitana si è fatta subito molto ripida, ma il campionato è lungo e il ritorno dei tifosi negli stadi può sicuramente giocare a favore dei campani. Un punto debole della rosa di Castori è rappresentato dalla media gol subiti: 3,5 nelle prime due partite“.
Come giudichi l’operazione Ribéry?
“Un campione innamorato del calcio e dell’Italia che è rimasto affascinato dal calore di Salerno. La società granata ha fatto bene a “scommettere” su Ribéry, nonostante l’età avanzata e una forma fisica che spesso non lo ha assistito nell’ultima esperienza alla Fiorentina. Penso che in coppia con Simy potrà aiutare la Salernitana a raggiungere la salvezza“.
Salernitana gestita da un trust. Operazione trasparente o lascia retropensieri? E l’operazione Ribéry potrebbe significare che qualcosa stia bollendo in pentola riguardo questo versante?
“In molti hanno storto il naso di fronte a quello che è sembrato un gioco di prestigio, ma se la Commissione di Vigilanza FIGC ha accettato il trust, significa che è stato considerato credibile. Anche se il caso Gondo di pochi giorni fa ha riacceso i riflettori sui rapporti fra Salernitana e Lazio…Non penso che l’arrivo di Ribéry sia da legare a eventuali cambiamenti societari“.
In conclusione, un calciatore potenzialmente decisivo per parte.
“Con Belotti ancora in forse, punto tutto sulla trequarti granata, che quest’anno parlerà croato. Pjaca conosce già il calcio italiano e si è inserito bene negli schemi tattici di Juric, mentre Brekalo è il profilo più interessante fra i nuovi arrivati: classe ‘98, già più di 100 presenze in Bundesliga con il Wolfsburg, rapido, fisico e abile nel dribbling. Negli ospiti il più pericoloso penso sia Simy, che quando vede il Torino spesso si accende. E se dovesse scendere in campo, chiaramente anche la sua spalla Ribéry”.
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Taccuino avversario – Cappelli (MondoToro.net): “Torino, bisogno disperato di punti. Da Juric ora risposte sul campo. Salernitana, Ribéry bella “scommessa””.
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