Un Castori più che mai determinato ha parlato alla vigilia della gara di domani sera contro l’Atalanta. Il trainer granata tiene lontane le critiche palesando una totale fiducia nel gruppo, soprattutto dopo le ultime operazioni di mercato. Al bando le voci e le chiacchiere, ora è tempo di pensare al campo e portare a casa i primi punti della stagione.
La prestazione a Torino quali riflessioni le ha fatto fare? È ipotizzabile una Salernitana con assetto diverso?
«Ho fatto le mie riflessioni e ho visto i problemi che spetta a me risolvere. L’assetto può contare ma non è tutto. Serve concentrazione e l’approccio giusto per affrontare determinate partite».
Come ha preso le dichiarazioni di Marchetti?
«Con tutto il rispetto per Marchetti, ma ciò che ha detto sono cose le sappiamo pure noi. Cercheremo di risolvere i problemi il prima possibile. Da domani mi aspetto miglioramenti».
Ribéry subito in campo?
«Potrebbe essere. Ha bisogno di giocare. Domani potrebbe giocare di più».
Come valuta l’ingaggio di Gondo? Perché non prendere un centrocampista visto l’infortunio di Capezzi? Infine, cosa si sente di dire ai tifosi?
«Ai tifosi dico che ci salviamo. Ricevo tanti messaggi di affetto e lo ripagherò. Sono contento di Gondo contento perché lo conosciamo e ci conosce. Tutto è migliorabile e tutto si può modificare ma stiamo attenti a dare subito giudizi. Le mie squadre vengono fuori nel girone di ritorno. Non ho mai visto una squadra retrocedere o vincere dopo tre giornate. Io mi faccio scivolare le cose addosso e vado avanti per la mia strada. Non credo che l’infortunio di Capezzi sia grave. Speriamo che si riprenda presto».
Ruggeri mancherà. Ranieri e Jaro possono sostituirlo?
«Mi spiace per Ruggeri. Era in forma. Jaro è ancora in dubbio mentre Ranieri può avere opportunità per dimostrare il suo valore».
La visita di Marchetti le ha fatto piacere?
«È stata positiva ed utile. Ci ha mostrato vicinanza, ma ora bisogna fare risultati. Io so solo che non voglio retrocedere e ho la fiducia dei ragazzi».
In questi giorni è girato il nome di Viola. Potrebbe ancora fare al caso della Salernitana?
«Perché mi chiedete di Viola e non di altri? Io non ho mai fatto nomi. Ho letto anche io ogni giorno questo accostamento, ma abbiamo tracciato una linea ed ho espresso un mio parere senza nascondere stima, rispetto e simpatia. Se scegli una strada è necessario seguirla».
L’Atalanta che ha giocato in Champions può essere un vantaggio?
«Sono abituati a questi tour de force. Alla lunga può essere un vantaggio ma noi dobbiamo avere un ritmo alto».
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