Saranno tre gli ex di turno nella gara di domani sera all’Arechi tra Salernitana e Atalanta. Il più importante non può che essere Gian Piero Gasperini, che da tecnico degli orobici farà ritorno nello stadio in cui ha giocato per una stagione: prelevato dal Pescara nell’estate del 1990, il centrocampista di Grugliasco fu una pedina molto utilizzata da Ansaloni nella Salernitana neopromossa in Serie B ventitré anni dopo l’ultima esperienza in cadetteria.
Nel campionato 90-91, il primo disputato dall’ippocampo nel Principe degli stadi, Gasperini totalizzò 35 presenze in regular season, siglando anche un gol all’ultima giornata, nel match vinto 2-0 all’Arechi contro il Cosenza. L’attuale tecnico nerazzurro fu poi in campo anche dieci giorni dopo, nel celebre spareggio salvezza giocato a Pescara e vinto dai calabresi grazie alla rete di Marulla che spedì la Salernitana in C1.
Trascorso un anno in granata, Gasperini si trasferì poi alla Vis Pesaro, dove si ritirò dopo due stagioni, all’età di 35 anni. Quella di domani sarà la seconda volta per Gasp da allenatore contro la Salernitana: l’unico precedente risale all’ultima giornata della Serie B 2004-2005, quando il Crotone allenato dal tecnico piemontese batté 4-1 i granata di Gregucci conquistando la matematica salvezza.
Chi punta invece ad esordire da titolare in A nella sfida da ex è Nadir Zortea, che ha militato nelle giovanili dell’Atalanta per quattro anni, senza mai esordire in prima squadra. Dopo i primi calci con la Feltrese, squadra della sua città natale, il classe ’99 fu prelevato dalla Dea nel 2013, giocando due stagioni nelle giovanili; nel 2016-2017 una parentesi al Vicenza, con cui Zortea fece la sua prima esperienza in Primavera, prima di tornare a Bergamo per altri due anni.
Nel biennio sportivo 2017-2019 l’esterno veneto totalizzò 62 gettoni complessivi con la Primavera nerazzurra, vincendo il campionato 2018-2019. Un riconoscimento di prestigio, prima del biennio in prestito alla Cremonese e poi della chance in Serie A con la Salernitana.
Non sarà della partita invece Matteo Ruggeri, che dovrà rinunciare alla sfida contro la squadra di cui è tifoso, nonché quella che ne detiene il cartellino. Entrato nelle giovanili della Dea nel 2011 (a 9 anni), il classe ’02 ha attraversato la trafila delle giovanili nerazzurre, arrivando poi a giocare 24 partite in Primavera; nel 2019-2020 Ruggeri mise in bacheca campionato, Supercoppa e Torneo di Arco di Trento.
Il mancino di San Giovanni Bianco cominciò poi anche la scorsa stagione con la formazione Primavera, salvo poi diventare un rincalzo fisso (al netto di qualche infortunio) per Gasperini tra i grandi. Il tecnico nerazzurro concesse a Ruggeri l’esordio in Champions League contro il Liverpool, schierandolo nei minuti finali nel match perso 5-0 a Bergamo il 3 novembre 2020; cinque giorni dopo arrivò anche l’esordio (da titolare) in Serie A, nella gara contro l’Inter terminata 1-1.
Ruggeri totalizzò 8 presenze complessive, di cui 6 in Serie A e 2 in Champions League (scampoli nel finale anche nell’1-1 casalingo con il Midtjylland). Il tutto prima del trasferimento in prestito a Salerno, dove però il prodotto del vivaio nerazzurro dovrà assistere da spettatore ad una sfida inevitabilmente molto speciale.
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