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Il Giro Granata – 13/03/1949, a La Spezia rimonta vincente

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Dal catenaccio a un gioco plurioffensivo. L’estate del 1948 fu pregna di autentiche rivoluzioni in casa Salernitana. A cominciare, purtroppo, dal cambio di categoria con la retrocessione in Serie B a causa dello scippo di Roma dovuto al vergognoso arbitraggio del signor Vittorio Pera di Firenze. Poi, la società con Domenico Mattioli che venne sostituito alla guida della Bersagliera dal Commendator Marcantonio Ferro. Infine, come già accennato, il grande cambiamento tattico. Dal “difensivismo” di Gipo Viani all’arrembaggio di Pietro Piselli.

Esperto tecnico livornese, già costretto alla deambulazione tramite l’ausilio di un bastone (che diveniva, in qualche occasione, strumento di “persuasione” dei calciatori poco motivati), venne chiamato a guidare la Salernitana retrocessa dalla Serie A. Piselli sognava un calcio formato da undici attaccanti e, per questo, si fece rinforzare la squadra soprattutto nel reparto offensivo.

Tra i tanti acquisti, ne spiccarono due. In primis, Michele Catalano, ventiquattrenne centravanti pugliese prelevato dal Foggia. In secundis, Ercole Castaldo, 22enne centravanti di Torre Annunziata, reduce da un buon scorcio di campionato ad Empoli. Infine, Dandolo Flumini, sgusciante ala trentenne. Le tre punte cominciarono a segnare di buona lena, ma quella Salernitana non riuscì mai a salire nelle posizioni che contano del campionato. Questo perché la Salernitana in casa viaggiava come un rullo compressore, ma in trasferta veniva spesso e volentieri bastonata.

E sembrava che questo fosse il destino dei granata il 13 marzo 1949, con la Salernitana di scena al “Picco” contro lo Spezia. E i liguri allenati da Alberto Macchi si portarono sul 2-0 per effetto delle reti di Mangini e Zordan. Due reti segnate anche nei momenti opportuni, una a fine primo tempo (Mangini) e l’altra a inizio ripresa (Zordan). Due reti che, 9 volte su 10, avrebbero indirizzato la partita.

Invece, salì alla ribalta Marcello Taccola, centrocampista prelevato dal Livorno e destinato a rimanere a Salerno per più stagioni. Il mediano al 61′ accorciò le distanze. Undici minuti dopo, arrivò il punto del 2-2 siglato da Dandolo Flumini. La partita, dal punto di vista psicologico, si ribaltò completamente. La Salernitana continuò a spingere, lo Spezia cercò di salvare il salvabile. Ma non vi riuscì. Al 90′, Taccola trovò il gol che sancì la clamorosa rimonta e la vittoria della Salernitana a La Spezia. Fu il secondo (e ultimo) successo dei granata di Piselli in trasferta in quel campionato (l’altro avvenne a Legnano). Successo dovuto a una rimonta vincente.

Amatino Grisi

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