Una costa frastagliata dai mille colori, sorprendente, suggestiva, emozionante, ricca di borghi a picco sul mare, verdeggianti colline e acqua cristallina. Il Golfo della Spezia, incorniciato dalle Alpi Apuane, è esposto ai soli venti di scirocco e tramontana, protetto, invece, da quelli più impetuosi di libeccio. Il territorio spezzino e le terre circostanti furono abitate già in tempi preistorici, a seguire ci furono importanti insediamenti Romani di cui la città conserva numerose testimonianze, nonostante la seconda guerra mondiale abbia arrecato non pochi danni al patrimonio storico locale. Da sempre, La Spezia è stata un importante punto strategico nell’estremo Levante, l’affaccio sul mare ha contribuito allo sviluppo economico, sociale e demografico della città. Inoltre, a difesa della stessa vennero promosse costruzioni e rafforzamenti come la realizzazione di Castello di San Giorgio.
Ricca di storia ed intrisa di cultura, La Spezia – ad oggi – ospita uno dei principali Arsenali della Marina Militare, realizzato dal Generale Domenico Chiodo ma, già immaginato da Napoleone, che reputò la baia spezzina tra le più belle mai viste prima.
Dopo l’apertura dell’Arsenale Militare, nel 1869, la città mutò radicalmente il suo aspetto anche dal punto di vista urbanistico, la scena artistica venne aggiornata in base alle nuove tendenze. Infatti, in città è estremamente presente la corrente artistica diffusasi in Inghilterra durante la rivoluzione industriale: l’arte liberty. Le costruzioni in stile liberty a La Spezia sono numerosissime.
Per di più, l’insenatura ligure è anche conosciuta con l’appellativo del “Golfo dei Poeti”. A battezzarlo così fu nel 1919 Sem Benelli – commediografo italiano – fu il primo a definire così questo territorio. La denominazione derivò dall’assortita presenza di poeti che nel corso dei secoli visitarono e vissero la città ligure. Numerosi scrittori ed artisti trascorsero periodi di residenza nei borghi della Spezia, attratti dalla bellezza dell’ “anfiteatro d’acque” che si presentava ai loro occhi.
Tra i nomi più blasonati e tra i primi visitatori del golfo rientrano Dante e Petrarca, il primo realizzò una celebre similitudine della costa delle Cinque Terre, tra Lerici e Turbìa, mentre, il secondo descrisse l’approdo di Portovenere e la dolce natura che lo circondava.
Inoltre, tra gli altri noti scrittori e letterati che soggiornarono nel golfo spezzino risuonano anche i nomi di Ernest Hemingway, Charles Dickens, Henry James, Virgina Woolf, Gabriele D’Annunzio, George Gordon Byron, Shelley, Carducci, David Herbert Lawrence…
Ci si augura, quindi, che la partita di oggi possa essere poesia. . .
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