Spettatori di un turno infrasettimanale pieno di emozioni.
Un solo giorno e rieccoci, seduti sul divano o sulle tribune, mai sazi di quel gioco del che tanto amiamo, e che chiamiamo “calcio”.
Il “Penzo” diventa ufficialmente un luogo magico, dove i granata brillano trascinati dalla luce di un campione.
Franck Ribéry come in cattedra verso i propri alunni, tanti dribbling e cambi di gioco che spiazzano i lagunari, con quella classe sopraffina trasmessa ad ogni compagno.
Quando sembra finire, spetta però a Schiavone concludere, l’incantesimo perfetto che manda in estasi il popolo del cavalluccio.
Risultati fissi, pareggi inchiodati, grazie a cecchini che dagli 11 metri, colpiscono nel derby ligure e alla “Dacia Arena”.
Maledizioni pian piano scacciate, da chi mostra senza paura il coraggio di una scelta, perché il Milan ha finalmente trovato un vero numero 9.
Mette paura “Ciccio”, ma la Dea con cuore e identità non si arrende, completando la rimonta tutta cuore grazie a Zapata e Ilicic.
Tonfi inaspettati dalle parti di Torino, dove sembra aleggiare il fantasma di qualcosa, per spaventare una Signora che appare assai disorientata.
Palesi difficoltà nel reparto offensivo, e come una sentenza, Maxime Lopez con uno scavetto firma l’impresa in terra Sabauda.
Vola sull’Olimpico, un’aquila biancoceleste che fa risuonare le note dell’inno, con l’invenzione di un “sergente” al servizio di Pedro.
Ritorni al gol che non bastano, poiché la gioia di Pavoletti dura solo 19 minuti.
Lorenzo Pellegrini in versione simbolo di Roma, con un assist e una magia su punizione, completa la rimonta giallorossa nella casa dei rossoblù.
Castellani ammutolito dalle firme di due difensori, assai sottovalutati, ma che ormai diventano certezze, per la formazione di Inzaghi che può tornare a sorridere dopo il derby d’Italia.
Tornare a far bollire, il pubblico del “Maradona” grazie ad un ennesimo tris, perché questo Napoli fa veramente sul serio.