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Lazio-Salernitana, la carica degli ex tra conferme e rimpianti.

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Lazio- Salernitana è di sicuro la partita degli ex. Tanti calciatori, nel corso del decennio targato Lotito, hanno bypassato i colori biancocelesti per approdare in granata, alcuni dei quali hanno fatto la fortuna del club mentre altri sono presto finiti nel dimenticatoio. Ci limiteremo a citare i più recenti, soprattutto quelli che hanno contribuito al coronamento del sogno serie A e qualcun altro che adesso gioca in pianta stabile con la società biancoceleste.

Primo tra tutti Luiz Felipe che in biancoceleste ha avuto la sua consacrazione come difensore centrale al fianco di Acerbi. Arrivato nel 2016 in prestito dalla casa madre, Luiz Felipe faticò a trovare posto in squadra. L’allora tecnico Sannino gli preferiva Mantovani e così il brasiliano concluse la stagione con sole sette presenze condite da una rete nel derby con il Benevento, su assist di Massimiliano Coda. Tornato alla base, il tecnico Simone Inzaghi lo ha rivalutato ed ora è una pedina fondamentale della difesa biancoceleste anche sotto la gestione Sarri.

Anche il portiere Strakosha ha avuto un periodo altalenante in granata, salvo poi diventare titolare nella Lazio dopo l’esperienza in granata. Arrivato a Salerno nel 2015 l’estremo albanese collezionò soltanto undici presenze e sedici gol subiti. In quell’anno, sia Torrente che Menichini gli preferirono il più esperto Terracciano. Il suo esordio in granata coincise, però, con la vittoria nel derby con l’Avellino, finito 3-1 grazie alla doppietta di Gabionetta ed al gol di Troianiello. Con la Lazio, però, le maggiori soddisfazioni con la vittoria di due Coppe Italia e due Supercoppe Italiane nonché l’approdo nella nazionale albanese. L’arrivo di Reina, però, ha stravolto le gerarchie. Strakosha, per ora, sta trovando spazio solo in Europa League.

Bella, invece, la favola di Jean Daniel Akpa Akpro, forse il calciatore più rimpianto in casa Salernitana. Arrivato, da svincolato, dal Tolosa nel 2018 Akpa ha giocato due anni e mezzo in granata. Dopo un avvio difficile, anche grazie ai postumi di una fastidiosa pubalgia rimediata in Francia, Akpa si è imposto con la maglia della Salernitana fino a diventare il suo miglior calciatore nelle due stagioni successive. Le sessantuno presenze condite da due reti (contro Cosenza e Juve Stabia) non potevano non ingolosire il diesse della Lazio Tare che lo ha voluto alla Lazio. Finora ha segnato soltanto un gol in Champions League contro il Borussia Dortmund ma, prima o poi, arriverà anche il suo primo gol in serie A.

Il calciatore dai gol decisivi, però, è sicuramente Andrè Anderson. L’attaccante brasiliano è attualmente ai margini della rosa della Lazio. Finora una sola presenza in biancoceleste che risale alla gara con l’Empoli quando Anderson subentrò a Milinkovic Savic. Nel prossimo mercato di gennaio lascerà di sicuro la società capitolina. In granata è stata tutta un’altra storia, visto che il buon Anderson sarà ricordato per i suoi cinque gol, tutti decisivi ai fini del risultato. Come dimenticare il gol contro l’Ascoli a due minuti dalla fine che valsero i tre punti, così come la doppietta a Venezia che permise ai granata di vincere per 2-1. Ancora più bello il gol del 2-0 con l’Empoli che, di fatto, sancì la promozione in A della Salernitana e, per finire in bellezza, gol su rigore nell’ultima giornata di campionato a Pescara.

L’oscar della sfortuna va, però, a Cristiano Lombardi. Il centrocampista di Viterbo sta recuperando dall’infortunio al flessore che lo tiene lontano dal campo di gioco ormai da più di un anno. L’ultima gara risale al 20 ottobre 2020 contro il Vicenza. Per lui soltanto ventidue minuti in campo e poi la sostituzione. Da quel giorno, Lombardi non ha più visto il terreno di gioco. Fuori lista alla Lazio, spera di tornare in campo a gennaio. Lombardi è stato anche avvistato all’Arechi in occasione del derby con il Napoli. Parole al miele per il centrocampista che, se integro fisicamente, potrebbe essere utile alla causa granata, ma le sue condizioni sono ancora un grande punto interrogativo. Resteranno nella memoria i suoi cinque gol, soprattutto quello del momentaneo 1-1 contro il Cosenza che spianò la strada verso la vittoria grazie al gol di Akpa Akpro. Memorabile anche la sua doppietta contro il Cittadella.

Ernesto Curcione

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