Dopo l’Europa di nuovo in campo

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Si torna in campo di nuovo, dopo l’Europa che sorride ma non a tutti, perché ci aspettiamo conferme e importanti reazioni.

Un venerdì sera importante, perché il bollettino medico e l’umore dei granata non è dei migliori.

Contro i rossoblù vogliosi di regalare una gioia, al pubblico di casa pronto a sostenerli fino al fischio finale.

Derby toscano al “Castellani”, dove arriva una viola carica per l’impresa casalinga, vogliosa di trovare quella continuità necessaria, per diventare grande pian piano.

Due obiettivi in due realtà differenti, da un lato una salvezza e dall’altro la voglia di un posticino in Europa, approfittando magari di qualche scivolone di chi sta davanti.

Tutt’altro che semplice, la trasferta di Inzaghi in laguna, costretto a gestire le fatiche europee, senza sottovalutare una neopromossa vogliosa di scherzetto ai campioni in carica.

Il “lunch match” come esame quasi definitivo, perché Gotti vacilla e attende il Grifone, con un solo verbo da pronunciare: “Vincere”.

Udine bolle ma sostiene, una squadra in difficoltà ma con la voglia di reagire, per uscire dal vortice pronto a risucchiare i friulani verso il basso.

Il romanticismo ammirato al Wanda Metropolitano di Madrid, sarà forse l’incentivo per reagire dopo la batosta al “Franchi”?

Forse… ma a “San Siro” arriva una bella realtà, che molte volte in passato, ha dimostrato di essere una vera “bestia nera”.

Lontano dal basso, in fuga verso la tranquillità, perché lo Spezia ha l’obbligo di reagire, con il fattore “Picco” come uomo in più.

Mou sprona e carica come un gladiatore d’arena, dopo l’Europa di nuovo all’Olimpico, in attesa di un Toro con un’ottima dose di fiducia.

Posticipo serale condito, con il ritorno di Sarri nel suo passato, dove l’impresa di uno scudetto purtroppo svanì in un albergo di Firenze.

Sentirlo ai microfoni, nel pre e post gara, susciterà davvero tanta curiosità.